Forti interrogativi dei religiosi spagnoli sulla gestione della crisi economica
I religiosi e le religiose di Spagna, appartenenti alla Confer (Confederazione dei
religiosi), riuniti a Madrid in Assemblea nazionale, hanno pubblicato il 15 novembre
scorso una dichiarazione rivolta in particolare ai responsabili della vita economica
in Spagna. Per le loro attività e le loro condizioni di vita, gli uomini e le donne
appartenenti alla Confer conoscono bene la realtà e non possono non ascoltare un immenso
clamore popolare in favore di una vera giustizia. L’attuale crisi - sostengono - colpisce
sempre di più i più deboli, i quali si trovano al centro delle preoccupazioni di Gesú
nel Vangelo. Con libertà evangelica i religiosi e le religiose si permettono di domandare
ai responsabili della vita economica come mai non siano riusciti, nonostante i grandi
mezzi a loro disposizione, a sistemare la vita sociale in un modo giusto e umano.
In tono critico, i religiosi di Spagna si domandano poi se gli attuali oneri della
crisi vengano distribuiti equamente, e se veramente si faccia il possibile per trovare
le soluzioni necessarie per tanti problemi specifici come il cibo, la salute, la casa,
l’educazione, la cooperazione allo sviluppo dei Paesi sottosviluppati. E non accettano,
come si ripete negli ambienti dell’amministrazione pubblica, che non ci sia alternativa
alle attuali misure. I religiosi e le religiose della Confer concludono esprimendo
la loro solidarietà con quanti cercano una società diversa, dove la giustizia e la
misericordia siano possibili. (Dalla Spagna, Ignazio Arregui S.J.)