di Francesco Battistini, corrispondente a Gerusalemme - Corriere della Sera Hamas sta spingendo
sull'onda della rabbia con risultati per ora più propagandistici che di sostanza.
Al momento sembra molto unita ma può darsi che nei prossimi giorni la sua compattezza
si sgretolerà. E' difficile che il ruolo di mediazione avanzato dall'Egitto nella
crisi mediorientale possa di fatto essere giocato. Bisognerà trovare un altro negoziatore. Sempre
altissima la tensione in Israele. I raid israeliani nella Striscia di Gaza hanno colpito
anche la sede del governo di Hamas, che è andata distrutta. Sale dunque a 38 il numero
dei morti palestinesi dall'inizio dell'offensiva militare israeliana 'Colonna di nuvola',
scattata mercoledì scorso con l'uccisione del comandante militare di Hamas, Ahmed
Jaabari. L'esercito israeliano, forte di 75 mila riservisti, si appresterebbe a sferrare
l'attacco di terra a Gaza durante il weekend. E se il presidente Usa invita il premier
israeliano Netanyahu a disinnescare l'escalation delle tensioni nella Striscia, il
ministro della difesa iraniano Vahidi ha fatto appello al mondo islamico affinché
compia ''azioni di rappresaglia'' contro Israele. Intanto la Caritas Gerusalemme
lancia un appello per aiuti immediati e assicura la prosecuzione dei progetti in atto,
con particolare attenzione a giovani e anziani. (a cura di Antonella Palermo)