Bono in Vaticano: grazie alla Chiesa, capofila della campagna per la riduzione del
debito dei Paesi poveri
E’ tornato in Vaticano per ringraziare la Chiesa per il ruolo svolto nella campagna
mondiale per la riduzione del debito estero dei Paesi poveri: si tratta di Bono, cantante
degli U2, che venerdì scorso ha incontrato il cardinale Turkson, presidente del Pontificio
Consiglio Giustizia e Pace. Bono aveva già incontrato Giovanni Paolo IInel 1999. Philippa Hitchen lo ha intervistato:
R. – Well, we
just were encouraging His Grace to get across to the … Bè, noi volevamo chiedere
a Sua Eminenza di riferire a tutti coloro che in massa si sono mossi con manifestazioni
e campagne in tutti questi anni per l’eliminazione del debito (Drop the Debt), del
grande successo che ha avuto questo movimento: ora, infatti, secondo i dati della
Banca Mondiale, ci sono altri 52 milioni di bambini che vanno a scuola e che senza
questa campagna non avrebbero potuto farlo. Siamo venuti anche per sapere cosa la
Chiesa intende fare prossimamente, per questa stessa causa.
D. – Questa campagna
ha avuto dunque un grandissimo successo. Qual è stato il contributo della Chiesa?
R.
– The Church led it, and they deserve incredible credit for being on the … La Chiesa
è stata capofila di questo movimento e questo le deve essere altamente riconosciuto;
è stata all’avanguardia di un movimento che è anche interreligioso e inter-disciplinare,
perché si sono impegnati sacerdoti e suore, musicisti, gente dello sport, calciatori
… una folta rappresentanza di categorie. La Chiesa c’era; ma credo che quello che
la Chiesa debba fare adesso è comunicare i risultati ottenuti: ecco, siamo venuti
per studiare insieme il modo migliore per farlo.
D. – Certo, il riscontro è
importante. Lei venne, a suo tempo, in visita da Giovanni Paolo II, quando si trattava
di mettere in moto questo movimento. Ora spera di poter incontrare Benedetto XVI?
R.
– Yes. I still wear what Pope John Paul gave to me … Sì, certamente. Ancora indosso
quello che Papa Giovanni Paolo II mi donò, all’epoca: un piccolo crocifisso d’argento.