Jean Vanier: i disabili sono i grandi testimoni di Dio
Jean Vanier, 84enne fondatore de "L'Arca", ha incontrato nella Basilica di San Giovanni
in Laterano i sacerdoti della diocesi di Roma, inaugurando il ciclo di incontri a
loro dedicati per l'Anno della Fede. L’Arca, fondata negli anni '60, raggruppa oltre
130 comunità nel mondo per l'accoglienza di persone con disabilità. Ascoltiamo la
testimonianza di Jean Vanier al microfono di Xavier Sartre:
R. - Notre mission
est de rencontrer… La nostra missione è di incontrare un mondo di estrema debolezza,
povertà e sofferenza, persone che spesso sono state rifiutate. Il ruolo dell’Arca
è annunciare la buona notizia ai poveri: a loro certo diciamo “Dio ti ama”, ma diciamo
anche “Io ti amo, tu se importante per me”. E’ accogliere in piccole case persone
che hanno molto sofferto e rivelare loro che sono qualcuno. Amare qualcuno è semplicemente
rivelargli che ha un valore, non tanto fare cose per lui – certo, anche questo – ma
stare insieme, mangiare insieme. Gesù nel Vangelo dice: “Quando date un banchetto
non invitate i vostri amici ma poveri, storpi, ciechi e zoppi”. Questa è una beatitudine.
Il nostro scopo è mangiare alla stessa tavola, è diventare amici. Tutta l’opera dell’Arca
è dare la possibilità di una vita profondamente umana attorno alla tavola, attorno
alle feste, al lavoro, alla preghiera. Così l’Arca è un luogo di riconciliazione dove
persone di religioni e culture molto diverse possano incontrarsi e questo trasforma
la vita delle persone con disabilità, ma trasforma anche i volontari. L’Arca, in fondo,
è un luogo di festa dove il fine è che tutti siano felici.
D – Quindi, il fondamento
dell’Arca è la relazione …
R. – Nous disons tous, chez nous, que le fond… Noi,
qui, diciamo tutti che il fondamento dell’Arca è una relazione che trasforma e che
diventa un segno per il mondo. In fondo, tutto il mistero del Vangelo è che Gesù faceva
segni: segni di cosa? Segni che l’amore è più forte dell’odio, che l’amore è possibile.
Noi vogliamo essere un segno dell’importanza delle persone disabili, perché hanno
un messaggio da dare, ma pochi lo sanno: loro, infatti, sono stati scelti per essere
i grandi testimoni di Dio.