2012-11-15 07:53:31

Tutti uniti contro l'austerity. Centinaia di manifestazioni, ieri, in 23 Paesi Ue per il primo sciopero pan-europeo


Giornata di mobilitazione ieri in tutti i paesi d’Europa, promossa dalla Confederazione europea dei sindacati contro le politiche di austerità. Il servizio è di Salvatore Sabatino: RealAudioMP3

Ventitrè Paesi, centinaia di manifestazioni, da un estremo all’altro del Vecchio Continente: da Lisbona fino ad Atene, passando per Roma, e Berlino. Qui nessuna massa oceanica, solo qualche centinaio di persone davanti alla Porta di Brandeburgo, in sostegno ai Paesi del Sud dell’Europa. Perché è qui che l’impatto della crisi è stato maggiore. Non a caso Madrid ha visto una delle manifestazioni più imponenti, così come Atene. In entrambi i casi non sono mancati momenti di tensione, con scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. La richiesta, tutti uniti nello sciopero, è quella di un patto sociale europeo attraverso il quale fare fronte alle urgenze dettate dalla crisi ma anche per introdurre elementi strutturali di crescita e coesione per l'intera Unione europea. Il rigore, dunque, non basta più. E sono davvero tutti sulla stessa linea, i popoli d’Europa, che hanno dato vita alla prima mobilitazione continentale. Il sociologo Nadio Delai

“C’è una tensione tra i popoli e le loro classi dirigenti politiche, ma anche economiche, sociali e culturali. Quando vince quello che io chiamo il "pensiero-gregge", cioè tutti la pensano alla stessa maniera, la situazione si fa difficile. Prima, il pensiero-gregge cantava le lodi dello sviluppo e della globalizzazione, adesso canta quelle del rigore. Questo passaggio unitario dalle due parti, senza considerare che alla base ci sono le economie e le società reali, provoca le tensioni in oggetto”.

Ed in Italia le manifestazioni, in più di 80 piazze, sono state segnate da vari disordini. Scontri sono avvenuti a Torino e Brescia, ma è stata Roma in particolare che ha vissuto momenti di tensione; critiche sono piovute sull’operato della polizia. Intanto a preoccupare nella capitale è anche la piena del fiume Tevere. Il servizio di Giampiero Guadagni: RealAudioMP3

Decine di migliaia di persone in piazza ieri in molte città italiane in occasione della mobilitazione europea. Episodi di guerriglia urbana a Torino, Milano e Padova e soprattutto a Roma. Sul Lungotevere sassi e bombe carta di studenti contro le forze dell'ordine, che hanno risposto con cariche e lacrimogeni, schierando anche i blindati. Il bilancio è di otto arresti, 60 fermi e 30 feriti. In serata, il ministro dell'Interno Cancellieri ha espresso apprezzamento per l'operato delle Forze di polizia, che – afferma il Ministro - hanno evitato maggiori e più gravi conseguenze per ordine pubblico, sicurezza e incolumità dei cittadini. Condanna per gli episodi di violenza da parte della Cgil, che aveva indetto le manifestazioni di protesta contro la politica di rigore di Bruxelles e del governo Monti. Molte le polemiche politiche. Il sindaco di Roma Alemanno sollecita il Governo a regolamentare le manifestazioni nella Capitale. Dove quella di ieri è stata una giornata ancora più difficile per l’onda di piena del Tevere esondato in due punti diversi a nord della città, provocando anche questa mattina forti disagi nella circolazione. Il livello del fiume ha superato i 13 metri ma la situazione si sta stabilizzando.








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