India: l’Anno della Fede tra i cristiani dell’Orissa
Prendere l'eroica testimonianza dei cristiani del Kandhamal (Orissa) come modello
di vita e zelo missionario per l'Anno della Fede. È l'esortazione che padre Faustine
Lucas Lobo, direttore nazionale delle Pontificie Opere missionarie in India, ha rivolto
a sacerdoti, religiosi e laici, nel corso di una serie di visite tra le comunità colpite
durante i pogrom anticristiani del 2008. "La Chiesa - ha spiegato il sacerdote - esiste
per evangelizzare la gente". Il primo programma tenuto da padre Lobo - riferisce l'agenzia
AsiaNews - si è svolto all'Utkal Jyothi Regional Pastoral Centre (7-8 novembre) di
Jharsuguda, dove ha parlato delle diocesi di Rourkela e Sambalpur. Qui, la presenza
cattolica è in costante crescita, grazie al lavoro dei missionari della Società del
Verbo divino (Svd). Al secondo raduno, tenutosi al St. Vincent's Retreat Centre (9-10
novembre) a Goplapur-on-Sea, hanno partecipato i catechisti delle parrocchie di Cuttack-Bhubaneswar,
Balasore e Berhampur. Gli animatori si sono detti "felici" dell'incontro, che li ha
aiutati a trovare "maggior forza" per dedicarsi alla missione, in particolare verso
i bambini. Nel notare la crescita delle vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa
nello Stato dell'Orissa, padre Lobo ha ricordato: "Non esiste alcuna Chiesa al mondo
tanto ricca da non poter ricevere, né alcuna tanto povera da non poter dare. La missione
ha bisogno di sostegno, preghiera e aiuti economici. Tutti insieme dovete nutrire
e promuovere questa cooperazione missionaria". (R.P.)