2012-11-14 14:30:12

Siria: per Damasco il riconoscimento dell'opposizione è una dichiarazione di guerra


Mentre cresce il fronte dei Paesi che stanno riconoscendo la Coalizione dell’opposizione siriana, uscita dalla riunione di Doha, una dura presa di posizione arriva dal governo di Assad. Ci riferisce Benedetta Capelli:RealAudioMP3

"Una dichiarazione di guerra". Lapidaria e forte la presa di posizione del vice ministro siriano degli Esteri, Mekdad, chiamato a esprimersi sull’opposizione uscita compatta dalla riunione di Doha, in Qatar. Ieri, la Francia l’ha riconosciuta come unica autorità legittima del Paese, seguendo l’Unione Europea e la Lega Araba. “Un segno positivo l’unificazione dell’opposizione”, ha detto all’agenzia Fides il nunzio apostolico a Damasco, mons. Mario Zenari, “a patto che tale iniziativa serva a trovare una soluzione politica al conflitto”.

Per il 30 novembre è previsto un summit in Giappone degli “Amici del popolo siriano”, 150 i delegati che vi prenderanno parte in rappresentanza di una sessantina di Paesi. Un modo – ha fatto sapere Tokyo – per far pressione sul presidente Assad. Nessuna partecipazione dell’opposizione invece al vertice convocato dall’Iran per la prossima settimana. Teheran – dicono i ribelli – è troppo vicina al regime che ha commesso “crimini di guerra e contro l'umanità”. Giornata all’insegna della violenza quella di oggi, esplosioni si sono udite ad Aleppo e a Damasco mentre l’aviazione siriana ha nuovamente bombardato la città di Ras al-Ain, vicino al confine turco, aerei di Ankara si sono levati in volo sulla zona, elevato lo stato di allerta delle Forze armate per le prossime 24 ore.







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