Dieci anni fa Giovanni Paolo II a Montecitorio. Il Papa: dal cristianesimo risorse
per il bene comune
Occorre ''rinnovare l'invito ad attingere alla linfa del cristianesimo''. E’ quanto
afferma Benedetto XVI in un messaggio che il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale
Tarcisio Bertone, ha inviato per la cerimonia di ieri a Montecitorio a dieci anni
dalla visita di Giovanni Paolo II al Parlamento italiano. La cronaca dell'inviato,
Alessandro Guarasci:
Fu la prima
visita di un Papa a Montecitorio. Un evento storico e che ha rafforzato i rapporti
tra Italia e Santa Sede. Nel messaggio di Benedetto XVI, letto nella cerimonia di
questa mattina alla Camera, mons. Angelo Becciu, sostituto della Segreteria
di Stato, ricorda le radici cristiane, il patrimonio spirituale dell’Italia:
“Questo
patrimonio spirituale ed etico può sempre offrire, anche nei momenti difficili, risorse
adeguate per il rinnovamento delle coscienze e per il concorde orientamento al bene
comune, innanzitutto da parte di coloro che sono chiamati a far parte di codesto Parlamento”.
Il relativismo etico è un male sempre in agguato. Il presidente della
Camera, Gianfranco Fini afferma che “la visita di Giovanni Paolo II al Parlamento
deve essere ricordata oggi come un solenne punto di arrivo e, nello stesso tempo,
come un luminoso punto di partenza”. Fini ribadisce come il Pontefice chiese di legare
maggiormente politica ed etica:
“Una democrazia senza valori può facilmente
convertirsi in un totalitarismo aperto oppure subdolo. Sono parole che scuotono, che
devono indurre profonde riflessioni, perché il comune nemico della democrazia politica
e della fede religiosa è davvero rappresentato, ancora oggi, non meno che nei periodi
più bui e tragici del ‘900, dal relativismo etico e dal nichilismo”.
Un
principio che vale ancora oggi. Il presidente della Conferenza episcopale italiana,
il cardinale Angelo Bagnasco:
“Senza un ordine etico, quindi senza
valori morali veri, fondati sulla natura umana, e senza le virtù morali, le leggi
hanno poca incisività. Quindi, non bastano le leggi, che devono essere giuste: è necessaria
una coscienza morale e virtù morali”.
Per il cardinale Bagnasco, “la politica
deve impegnarsi a difendere la famiglia fondata sul matrimonio e a sostenerla economicamente,
in particolare in merito all'educazione dei figli”.