Crisi: giornata di mobilitazione europea. La Grecia lancia l’allarme: siamo a rischio
fallimento
Giornata di mobilitazione europea contro la crisi. Manifestazioni sono previste per
oggi nella maggior parte dei Paesi Ue. Intanto cresce il rischio fallimento per la
Grecia, mentre il francese Hollande parla di un momento delicatissimo per il suo Paese.
Il servizio è di Salvatore Sabatino:
La crisi morde.
E non risparmia nessuno, a cominciare dalla Germania, che inizia a risentire del calo
di esportazioni verso gli altri Paesi Ue. Neppure la Francia sta bene; a dirlo è lo
stesso presidente Hollande, che lancia un grido d’allarme: “la disoccupazione sale,
la produzione scende, siamo in un momento critico”. Se la Francia sta male, insomma
fa intendere il capo dell’Eliseo, sta male l’intera UE. Dato indiscutibile, visto
che l’allarme recessione percorre l’intero vecchio continente, dal Portogallo che,
tra mille proteste, è riuscito nel miracolo del risanamento, alla Grecia, che invece,
proprio non ce la fa a rialzarsi. Perché nonostante l’Eurogruppo abbia già annunciato
un accordo per lo sblocco di 31,5 miliardi di Euro il 20 novembre prossimo, nel frattempo
le casse dello Stato sono vuote, ed il rischio fallimento sempre dietro l’angolo.
E’ evidente, dunque, che la sola politica di rigore, quella voluta dalla Merkel, non
basta. La pensa così l’economista Giovanni Marseguerra:
"Se non si rilanciano
gli investimenti, la situazione non può che andare a peggiorare, e chi ne risente
di più sono le categorie più deboli: penso alle famiglie, alle famiglie con bambini,
penso ai pensionati. Questo, da un punto di vista di giustizia sociale, lascia molto
perplessi".
Perplessità che si trasformano in tensioni sociali, in manifestazioni
e barricate. Non a caso oggi in tutta Europa è stata indetta una giornata di mobilitazione
per il lavoro e la solidarietà. L’Europa dice basta all'austerità.