Usa: confessione, difesa del matrimonio e libertà religiosa al centro dell'assemblea
dei vescovi
Il Sacramento della confessione, un documento sull’omiletica, la difesa del matrimonio
e della libertà religiosa e l’economia. Sono questi i temi centrali che caratterizzano
i lavori dell’Assemblea plenaria dei vescovi degli Stati Uniti, in corso da lunedì
a Baltimora. Al centro degli interventi di apertura svolti dal cardinale Timothy M.
Dolan, nella sua qualità di presidente della Conferenza episcopale e dal nunzio apostolico
degli Stati Uniti mons. Carlo Maria Viganò, l’importanza della conversione e della
penitenza. Due temi che di fronte alla complessità delle sfide che attendono la Chiesa
statunitense – ha spiegato il cardinale Dolan – potrebbero apparire marginali. Eppure,
ha proseguito il porporato, i vescovi non possono confrontarsi sui temi della cultura,
del dialogo e delle sfide future prima di aver riconosciuto i propri peccati e sperimentato
la grazia del pentimento. A questo proposito il presidente del Comitato per l’evangelizzazione
e la catechesi, mons. David Ricken, ha presentato un documento in cui si invitano
i cattolici a rafforzare questa pratica in vista della prossima Quaresima. L’assemblea
discuterà anche alcuni temi di rilevanza etica e morale emersi durante la recente
campagna per le presidenziali e che hanno animato in questi mesi il dibattito tra
l’episcopato e l’Amministrazione Obama: segnatamente la questione della libertà religiosa
e del matrimonio A preoccupare i vescovi è soprattutto l’esito dei recenti referendum
sul matrimonio nel Maine, Maryland e a Washington. Altri punti all’esame dei vescovi
la crisi economica al quale sarà dedicato un documento pastorale, l’approvazione di
una nuova guida sull’omiletica ela prossima Gmg a Rio de Janeiro nel 2013 cui sono
attesi circa 12mila giovani statunitensi. Prima dell’apertura dei lavori tre rappresentanti
dei vescovi hanno incontrato le dirigenti della Leadership Conference of Women Religious,
che rappresenta circa l’80% delle oltre 57mila religiose presenti negli Stati Uniti.
Un incontro definito cordiale e che proseguirà nei prossimi giorni. (A cura di
Stefano Leszczynski)