Eurogruppo, il salvataggio della Grecia rinviato al 20 novembre. Junker rassicura,
“tutti i problemi troveranno una risposta”
I ministri delle Finanze della zona Euro si sono presi 8 giorni di tempo per pervenire
ad un accordo sulla Grecia, che aprirà allo sblocco della nuova tranche di aiuti da
31,5 miliardi di Euro. ''Tutti i problemi troveranno una risposta'', ha detto il presidente
dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker esprimendo ottimismo e sottolineando che venerdì
16 Atene non andrà in default attraverso un'operazione speciale sui titoli di Stato
a breve termine. Il servizio è di Salvatore Sabatino:
Altri 8 giorni
per salvare Atene. L'Eurogruppo frena a causa di una mancata intesa con il Fondo Monetario,
soprattutto sui tempi da concedere al governo ellenico per ridurre il deficit. Quei
famosi due anni in più, chiesti a gran voce dalla Grecia, che però, equivalgono a
più soldi. Spostare la scadenza vuol dire 32 miliardi in più, come sottolineato dal
rapporto della Troika. La “quadratura del cerchio”, però, dovrà tenere conto dei paesi
della 'tripla A' che, come l'Austria, hanno già fatto presente di non voler finanziare
i nuovi bisogni di Atene. E su tutto incombe il voto del Bundestag: prima che qualunque
decisione sia ufficialmente presa a livello di Eurogruppo, ha avvertito il ministro
delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, “bisogna che il parlamento tedesco sia consultato”.
Posizione netta, insomma, quella di Berlino, così come senza giri di parole sono state
le congratulazioni portate dalla cancelliera Merkel a Lisbona; “il Portogallo ha rispettato
i suoi impegni – ha detto – e dovrebbe essere preso come esempio da tutti”. Di Germania
si è parlato ieri pure a Parigi, durante il vertice tra Hollande e Monti. “Vorrei
che Berlino capisca – ha detto il premier italiano – che la solidarietà è nel suo
interesse”. Attenzione puntata, poi, sul bilancio Ue che i due leader considerano
''centrale'' per la crescita e lo sviluppo in Europa. Infine una convinzione: l'Ue
“uscirà più unita e coesa da questa crisi”, parola di Francia e Italia.