2012-11-13 15:31:54

Darfur: oppositore ucciso. Onu preoccupata per escalation della violenza


Torna alta la tensione in Darfur dove da diversi mesi perpetrano una serie di scontri armati. Proprio lunedì la missione congiunta Onu-Unione Africana in Darfur (Minuad) ha espresso la sua “grave preoccupazione per l’escalation di violenza nel Nord Darfur”. L’agenzia stampa ufficiale ‘Suna’ ha riferito che è rimasto ucciso in un’imboscata, un dirigente locale del Partito della Giustizia (opposizione), responsabile del distretto di Kebkabiya, mentre con alcuni colleghi viaggiava tra al Fasher, capitale del Darfur settentrionale, e la città di Kebbaiya, a 150 chilometri ad ovest. Il riaccendersi delle violenze nella regione occidentale del Sudan, teatro di una guerra civile dal 2003, è la conseguenza del braccio di ferro tra tre gruppi ribelli locali – il Jem e due fazioni del Movimento di liberazione del Sudan – e il governo centrale di Khartoum. Le tre formazioni infatti, respingono il documento di pace sul Darfour firmato a Doha nel luglio 2011 tra il governo sudanese e il Movimento per la liberazione e la giustizia (Ljm). Intanto per il mese prossimo, nella capitale del Qatar, è in agenda una conferenza dei donatori, “un appuntamento importante per il processo di sviluppo e di ricostruzione della regione” ha sottolineato Hashim Hamad, segretario generale del fondo di ricostruzione e sviluppo dell’Autorità regionale per il Darfur. Il portavoce dell’Onu, Martin Nesriky aggiunge: “la missione esorta tutte le parti coinvolte a cessare immediatamente le ostilità, a rispettare i diritti umani internazionali e il diritto internazionale per impegnarsi pienamente nella risoluzione pacifica del conflitto”. (L.F.)







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