2012-11-12 13:31:39

Irlanda: vittoria dei "sì" nel referendum sui diritti dei bambini da includere nella Costituzione


Il 58% dei votanti ha detto 'si' al referendum, indetto dal Governo irlandese, sui diritti dei bambini, mentre il 42% ha votato contro. Solo il 33% degli aventi diritti al voto si è recata alle urne. Il nuovo articolo introduce una dichiarazione esplicita nella Costituzione irlandese in cui si riconoscono i diritti naturali e inviolabili dei piccoli, affermando che lo Stato ha l’obbligo di assicurare, per quanto possibile, che questi diritti siano protetti e proclamati. Tale esplicita garanzia non era contenuta nella Costituzione e da ora, per esempio, adottare bambini dovrebbe risultare più facile. La maggioranza, con tutti i partiti politici schierati a favore del 'si', esulta per il risultato. Il fronte del 'no', che non veniva rappresentato da importanti personalità e che pochi giorni prima del voto ha visto la Corte Suprema irlandese definire “ingiusta, parziale e non dello stesso peso” la pubblicità per il 'si', presentata dal Governo, sul referendum – che ha speso un milione di euro per la produzione e diffusione di un libretto informativo - si è detto soddisfatto del risultato, sostenendo ancora una volta che l’emendamento referendario non comporta novità rispetto al testo precedente della Costituzione e che anzi la famiglia è stata svuotata della sua responsabilità nel salvaguardare i diritti dei figli. La bassa percentuale dei votanti è stata addebitata alla convergenza dei partiti politici sul 'si', alla mancata discussione su giornali, radio e televisione del contenuto referendario e al fatto che si votava per la prima volta di sabato. (Da Dublino, Enzo Farinella)







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