Il cardinale Filoni all’Urbaniana: fare sintesi tra cultura, storia e fede
Con la solenne Concelebrazione Eucaristica “De Spiritu Sancto” presieduta ieri mattina
dal cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione
dei Popoli e Gran Cancelliere della Pontificia Università Urbaniana, si è aperto l’Anno
accademico 2012-2013. “Noi tutti sappiamo bene – ha detto il cardinale Filoni nella
sua omelia - che l’esistenza e le attività della Congregazione per l’Evangelizzazione
dei Popoli sono dirette all’annuncio del Vangelo, al sostegno delle Chiese particolari
nei territori cosiddetti di missione e alla formazione degli evangelizzatori e del
personale delle stesse Chiese particolari. Anche questa Università ha la sua ragion
d’essere nella preparazione teologico-culturale del personale destinato alle Chiese
giovani o in via di formazione”. La riflessione del porporato ha quindi toccato tre
aspetti: la preparazione culturale come preparazione alla storia della salvezza in
Gesù per tutti i popoli; la nostra missione in quanto sacerdoti, religiosi, religiose
e laici al servizio di Dio e della Chiesa; l’Anno della Fede. Riguardo al primo punto,
il prefetto del Dicastero Missionario ha sottolineato la necessità che “la Chiesa
prepari i messaggeri della salvezza tenendo necessariamente presenti due poli, che
fanno parte della stessa logica: la Parola Incarnata di Dio in Cristo, e la Storia
dell’umanità, che il Concilio Vaticano II ha voluto racchiudere sotto la categoria
biblico-evangelica di «segni dei tempi».” Quindi il cardinale ha affermato: “E’ necessario
fare sintesi tra «cultura, storia e fede», perché il messaggio della salvezza non
mostra la sua «universale efficacia» se non operando a fondo, e non solo a livello
epidermico, nel luogo culturale nel quale l’uomo concretamente e storicamente vive”.
Soffermandosi poi sulla formazione, il cardinale Filoni ha sottolineato che “la formazione
culturale e teologica è in vista e in funzione dell’annuncio e del servizio alle giovani
Chiese. Come ministri ordinati, come religiosi, religiose e come laici siamo per vocazione
direttamente impegnati nell’evangelizzazione. Siamo chiamati a porci sulla linea della
missione messianica di Cristo, in un mondo multietnico, multiculturale e multireligioso”.
Infine l’Anno della Fede è occasione propizia, anche per la comunità universitaria,
per “una riappropriazione della fede in Cristo Gesù”. Il cardinale Prefetto ha concluso:
“Solo se l’oggetto del nostro studio è Cristo e la sua rivelazione possiamo essere
pronti per l’ufficio di evangelizzare e di servire. Solo se amiamo l’evangelizzazione
possiamo essere pronti ad evangelizzare. Il missionario o l’evangelizzatore, se meglio
si vuole, in realtà nasce dalla fede, vive per la fede, patisce e muore per la fede”.
Alla Concelebrazione Eucaristica nella cappella del Collegio Urbano è seguito, nell’Aula
Magna dell’Università, l’Atto Accademico con la relazione del Rettore Magnifico, la
prolusione del prof. Giovanni Ancona su “La fede cristiana. Elementi fondamentali
identitari” e la premiazione degli studenti. (R.P.) Ultimo aggiornamento: 13
novembre