Sri Lanka: giornata dedicata ai bambini non nati contro i progetti di legalizzazione
dell'aborto
La Conferenza episcopale dello Sri Lanka (Cbcsl) ha dedicato domenica scorsa una Giornata
ai bambini non nati, per protestare contro la volontà del governo di legalizzare l'aborto.
Come riporta l'agenzia AsiaNews, i vescovi invitano i fedeli di tutte le diocesi -
in particolare adolescenti, giovani, famiglie e medici - a pregare e organizzare incontri
di sensibilizzazione sul tema. Inoltre, la Cbcsl ha deciso di allestire delle collette
in ogni parrocchia, per destinare il ricavato alle madri sole o a quelle famiglie
che stanno decidendo se abortire o meno. I vescovi annunciano anche che "se tale proposta
sarà presentata in Parlamento, nella stessa settimana dimostreremo in modo pacifico
contro di essa, indossando una banda nera sui nostri vestiti". Il ministero dello
Sri Lanka per lo Sviluppo del bambino e della donna ha deciso di rendere legale l'aborto
per le minorenni vittime di stupro, per i concepimenti frutto di incesto, per feti
con deformazioni fisiche. "Per la Chiesa - sottolineano i vescovi nel comunicato ufficiale
- anche l'aborto di un feto frutto di stupro, incesto o disabile è un omicidio terribile
di un essere umano innocente, senza voce e indifeso. Per questo - proseguono - vogliamo
condannare nei termini più duri possibili un simile processo di legalizzazione, anche
per quei casi eccezionali che possono attrarre l'empatia e la solidarietà della gente.
Da sempre – continua il documento - la Chiesa condanna l'aborto, e qualunque sia la
giustificazione dietro un atto del genere, esso dovrebbe essere considerato un peccato
grave, indifendibile da tutte le istituzioni e tutti gli individui". Nonostante l'aborto
sia illegale nel Paese, negli ultimi anni lo Sri Lanka Family Health Bureau
(organismo creato dal ministero della Salute) ha registrato un aumento dei casi: nel
2008 vi erano circa 700 casi al giorno, per 250mila l'anno; nel 2011 sono saliti a
mille, per un totale di 300mila interruzioni di gravidanza l'anno. (D.M.)