Benedetto XVI all’Angelus: “Nessuno è così povero da non poter donare qualcosa”
Nella Giornata del Ringraziamento, celebrata ieri in Italia, Benedetto XVI richiama
all’Angelus “uno stile di vita radicato nella fede”. Ha quindi aggiunto: “nessuno
è cosi povero da non poter donare qualcosa”. Il servizio di Roberta Gisotti:
Due donne molto
povere con una grande fede in Dio, le vedove di cui parla la liturgia della Parola
domenicale, protagoniste di due episodi biblici, fonte di “prezioso insegnamento sulla
fede”, ha sottolineato Benedetto XVI. La prima –capace - in tempo di carestia - di
donare al profeta Elia, che le chiede acqua da bere e un po’ di pane, quel poco che
le resta: un pugno di farina e un goccio d’olio e per questo sarà ricompensata; la
seconda che viene notata da Gesù nel tempio di Gerusalemme gettare nel tesoro due
monetine: il suo obolo è maggiore di quello dei ricchi. Le due vedove modello di fede
che si esplicita:
“Essa appare come l’atteggiamento interiore di chi
fonda la propria vita su Dio, sulla sua Parola e confida totalmente in Lui”.
Ma
la condizione oggettiva di bisogno non è sufficiente:
“Dio chiede sempre
la nostra libera adesione di fede, che si esprime nell’amore per Lui e per il prossimo.
Nessuno è così povero da non poter donare qualcosa. E infatti entrambe le nostre vedove
di oggi dimostrano la loro fede compiendo un gesto di carità”:
Le due
vedove – ha osservato il Papa – “attestano l’unità inscindibile tra fede e carità,
come pure tra l’amore di Dio e l’amore del prossimo”
Citando San Leone Magno,
di cui ieri si è celebrata la memoria, Benedetto XVI ha rimarcato:
“’Sulla
bilancia della giustizia divina non si pesa la quantità dei doni, bensì il peso dei
cuori’”.
Ed ancora ha aggiunto:
“Nessun gesto di bontà
è privo di senso davanti a Dio, nessuna misericordia resta senza frutto.”
Quindi
l’invocazione a Maria, “esempio perfetto di chi offre tutto se stesso confidando in
Dio”
“Maria aiuti anche ciascuno di noi, in questo Anno della fede, a
rafforzare la fiducia in Dio e nella sua Parola”.
Dopo la preghiera
mariana, il Papa ha reso omaggio a Maria Luisa Prosperi, proclamata beata, ieri a
Spoleto, monaca e abbadessa benedettina a Trevi, associata in modo singolare alla
Passione di Cristo.
Il pensiero di Benedetto XVI è andato poi alla Giornata
del Ringraziamento, e al tema scelto nell’ambito dell’Anno delle Fede:
“‘Confida
nel Singore e fa’ il bene: abiterai la terra’ richiama la necessità di uno stile di
vita radicato nella fede, per riconoscere con animo grato la mano creatrice e provvidente
di Dio che nutre i suoi figli. Un saluto e un augurio a tutti gli agricoltori!”
Nei
saluti finali un indirizzo particolare ai fedeli polacchi, in occasione dell’odierna
Festa dell’Indipendenza, che “ricorda – ha detto loro il Papa - la fede dei vostri
padri, la storia, la forza dello spirito delle recenti generazioni”, “fondamento su
cui edificare la prosperità della vostra patria.”