Yemen: l'impegno delle Ong in aiuto delle donne abusate
Nello Yemen, ancora alle prese con una incompiuta “primavera araba” e dove si annidano
le cellule del terrorismo internazionale, cresce l’impegno delle organizzazioni umanitarie.
Intersos ha creato un centro di soccorso per le donne che hanno subito violenze. Dallo
Yemen sentiamo Barbara Schiavulli:
C’è un orrore
che supera i confini e attraversa i Paesi. Si insinua tra la gente e segna la vita
di chi contagia. C’è lo sguardo nascosto dal velo di una donna somala, che ha subito
tante violenze dal marito, da non poter più vivere senza medicine. C’è la voce gentile
di Zineh, così in contrasto con la tragedia che ha vissuto. Colpevole di appartenere
all’etnia sbagliata è fuggita dal Congo, dopo aver subito violenza e aver visto uccidere
il marito e la figlia e poi anche la sorella, alla quale con un coltello è stato strappato
il bambino che aveva in grembo. Poi c’è una giovanissima etiope. Rapita dai trafficanti
è stata abusata per tre mesi, poi, quando è riuscita a fuggire, ha scoperto di essere
incinta. Storie devastanti che si intrecciano nel centro antiviolenza gestito dalla
ong italiana Intersos, nella capitale yemenita. A margine di una rivoluzione scandita
dal suono dei tamburi di guerra al Sud e al Nord. Un luogo dove la violenza si cura
e si sfalda nel tentativo di fare qualcosa. “Io non ho più sogni - mi confida Zineh
- Solo Dio ne può avere uno per me”.