2012-11-10 07:53:19

Siria: oltre 110 morti. Eletto a Doha il nuovo capo del CNS


In Siria. E' il cristiano George Sabra, il nuovo presidente del Consiglio nazionale siriano, espressione all'estero dell'opposizione a Bashar Assad. Sul terreno continuano gli scontri tra lealisti e ribelli: 110 i morti di ieri. Teatro di guerra, ancora Damasco e Aleppo ma anche le alture del Golan. Drammatica la situazione dei profughi e mentre gli Usa stanziano 34 milioni di dollari di aiuti l’Onu denuncia: nel 2013 per 4 milioni di siriani sarà emergenza umanitaria. Marina Calculli:RealAudioMP3

Dunque continuano a far discutere le dichiarazioni di ieri del presidente Assad, il quale ha ribadito che non lascerà la Siria e che solo le urne potranno decidere il suo destino. Ma a chi è rivolto questo messaggio? Benedetta Capelli lo ha chiesto a Luigi Goglia docente di Storia e Istituzioni dei Paesi afro-asiatici all’università Roma 3:RealAudioMP3

R. - Gli interlocutori più importanti sono le forze che gli sono avverse nel Paese, ma soprattutto la scena internazionale, molto probabilmente il riconfermato presidente Obama. Il punto è su che cosa si basa tutto questo. Io credo che lui abbia ancora posizioni di forza dentro il Paese. Inoltre c’è la solidale alleanza con la Russia e con l’Iran e questi sono altri due punti di forza.

D. - Tra l’altro Assad ha detto che le violenze potrebbero cessare se terminasse il sostegno internazionale ai ribelli, ma con chi ce l’aveva, secondo lei?

R. – Secondo me, lui ce l’aveva con tutti, però in particolare con il sostegno forte in soldi, armi, uomini, che viene dall’Arabia Saudita e dagli Emirati.

D. – Allora, come uscire da questa situazione senza un intervento esterno?

R. – Io parlerei forse di più di un non intervento esterno: se non intervenisse più massicciamente l’Iran, gli Hezbollah, gli aiuti che ha dalla Russia e forse anche dalla Cina ... questo sarebbe un grande aiuto alla pacificazione nazionale siriana.







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