Nigeria. Il cardinale Filoni ai seminaristi: siate "araldi della nuova evangelizzazione"
Nella cappella del seminario di Owerri dedicato a Maria “Sedes Sapientiae” (Seat of
Wisdom), che è “il cuore di tutte quelle diocesi e congregazioni che inviano qui i
loro seminaristi per essere preparati per il sacerdozio”, il Prefetto del Dicastero
Missionario, il cardinale Fernando Filoni, ha presieduto ieri mattina la Concelebrazione
Eucaristica, nella festa della Dedicazione della Basilica di San Giovanni in Laterano.
Nell’omelia il porpotato ha ricordato anzitutto quanto Benedetto XVI afferma nel Motu
proprio “Porta Fidei”, “è il dono dello Spirito Santo che ci rende adatti per la missione
e rafforza la nostra testimonianza”, quindi ha esortato formatori, professori e seminaristi,
a cercare di essere “il più aperti possibile alla guida dello Spirito Santo” per essere
in grado di rispondere adeguatamente alle attese dell’umanità. “La vocazione di diventare
o essere un prete – ha detto il cardinale - non è una scelta che ognuno di noi ha
fatto, ma si tratta di una chiamata del Signore stesso che abbiamo accettato e a cui
abbiamo risposto con il nostro ‘sì’… il lavoro del seminario è quello di aiutare a
fare esperienza dell'azione dello Spirito Santo e a capire le cose dello Spirito di
Dio. È necessario entrare in un rapporto intimo con lo Spirito Santo, affinché le
intenzioni del Signore su di voi diventino chiare”. Proseguendo nella sua omelia,
il Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli ha sottolineato
che “il seminario deve essere una scuola di sapienza e santità” e che gli anni della
formazione devono preparare gli “araldi della Nuova Evangelizzazione”, che attraverso
nuovi metodi e rinnovato entusiasmo, presentino il messaggio evangelico “non come
una storia o un'idea o una ideologia, ma come un evento, una persona, cioè Gesù Cristo,
morto e risuscitato il terzo giorno”. La formazione in seminario si basa su quattro
pilastri: umana, accademica, spirituale e pastorale. “Ognuna è importante” ha sottolineato
il cardinale Filoni, che si è soffermato in particolare sulla formazione umana e sull’importanza
della maturazione, “per diventare per gli altri un ponte per l’incontro con Cristo”.
“Se la gente ci ascolta – ha proseguito il porporato - non sarà perché indossiamo
un collarino o perché pensiamo di essere persone importanti, ma ci ascolteranno solo
perché siamo testimoni di colui che professiamo come nostro Signore e Maestro, Gesù
Cristo. A tal fine, la comunità del seminario deve essere un luogo in cui la fede,
nella sua pienezza e autenticità è professata, celebrata, vissuta e pregata. La fede
cresce quando è vissuta”. Prima di esortare i seminaristi a seguire il Signore Gesù
senza riserve, e di affidarli alla materna protezione della Vergine Sedes Sapientiae,
il cardinale ha tenuto a sottolineare che “essere cristiano è un dono” e “essere chiamati
a seguire il Signore è un privilegio”, quindi “non bisogna avere paura di offrire
la propria vita alla sua Chiesa”. (R.P.)