2012-11-09 11:12:46

Congo: sui religiosi rapiti nel Nord Kivu "nessuna notizia ma siamo fiduciosi"


A tre settimane dal rapimento mancano ancora all’appello i tre religiosi congolesi della congregazione degli Agostiniani dell’Assunzione, portati via da non meglio identificati uomini armati da un convento della parrocchia di Nostra Signora dei Poveri a Mbau, a una ventina di chilometri a nord di Beni. “Siamo ancora nell’attesa di essere contattati direttamente dai rapitori ma rimaniamo fiduciosi su una prossima liberazione degli ostaggi. Il sostegno e le preghiere dei fedeli fanno vivere la speranza. Anche se non abbiamo prove siamo convinti che i tre religiosi sono in vita, forse trattenuti nella foresta a nord della diocesi” dice all'agenzia Misna mons. Paluku Sikuly Melchisedec, vescovo della diocesi di Butembo-Beni, nell’instabile provincia del Nord-Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Dagli indizi raccolti finora è emerso che gli autori del rapimento potrebbero essere i miliziani dell’Unione per la riabilitazione della democrazia in Congo (Urdc), un nuovo movimento politico-militare nato a Beni poche ore dopo la scomparsa dei tre religiosi, Jean-Pierre Ndulani, Anselme Wasinkundi e Edmond Bamutute. Altre due piste sono state individuate dagli esponenti locali della Chiesa cattolica: quella dei ribelli ugandesi delle Adf-Nalu, attivi nella zona e in passato già responsabili di azioni simili ai danni dei civili nel settore di Mbau-Beni. Tuttavia non è stato escluso un possibile coinvolgimento della ribellione del Movimento del 23 marzo (M23), appena ribattezzato Esercito rivoluzionario del Congo (Arc); pur avendo il suo ‘feudo’ nel territorio di Rutshuru alcuni dei suoi uomini sarebbero già infiltrati a Beni. “Anche se esponenti della società civile e politici locali sono stati contattati dai rapitori per una presunta richiesta di denaro, noi crediamo che si tratti di un gesto rivolto alle istituzioni congolesi per dimostrare quanto lo Stato e la sicurezza siano carenti, per non dire assenti, nella regione” prosegue monsignor Sikuly, ribadendo la posizione della Conferenza episcopale nazionale congolese (Cenco) che chiede “una liberazione senza condizioni” e respinge ogni eventuale richiesta di riscatto. Nelle ultime settimane altri rapimenti sono stati denunciati nella stessa zona dove persone comuni sarebbero state portate via mentre transitavano per le strade circostanti a Beni. (R.P.)







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