2012-11-08 08:01:26

Aperto a Pechino il 18.mo Congresso del Partito comunista cinese


Con un discorso davanti a duemila delegati, il presidente cinese Hu Jintao ha aperto a Pechino il 18.mo Congresso del Partito comunista che segnerà il passaggio di consegne ad una nuova generazione di dirigenti. Riforma della struttura politica del partito e la lotta alla corruzione sono stati i temi al centro dell’intervento di Hu Jintao. Ce ne parla Benedetta Capelli:RealAudioMP3

Sul grande palco dominato dai simboli del comunismo, il presidente e segretario del partito Hu Jintao ha indicato la strada futura. Un futuro che lo vedrà fare un passo indietro a favore di Xi Jinping, sarà lui infatti a marzo il nuovo presidente della Repubblica popolare cinese, mentre tra una settimana, al termine del congresso, assumerà il ruolo di segretario. “La Cina non copierà mai un sistema politico occidentale”: ha evidenziato Hu che ha parlato di “iniziative positive e prudenti” da prendere per “riformare la struttura politica ed estendere la democrazia popolare”. Fondamentale – ha aggiunto – è la lotta alla corruzione, una piaga endemica nel Paese, e che rischia di affondare lo Stato. Necessario – ha detto Hu Jintao - un nuovo modello di crescita, in risposta ai cambiamenti economici mondiali, facendo della Cina una potenza marittima, definendo però “con risolutezza i suoi diritti e i suoi interessi”. Inevitabile il riferimento al contenzioso con il Giappone per l'arcipelago delle Senkaku-Diaoyu. Su Taiwan, il presidente cinese ha auspicato maggiori relazioni politiche ed economiche ma non sarà permesso alcun tentativo separatista. E per protestare contro la politica cinese in Tibet, ieri si sono immolati 5 tibetani, due sarebbero morti.







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