2012-11-07 08:10:53

Siria: esplosioni a Damasco, si ipotizza un salvacondotto per Assad


Mattinata di sangue in Siria. Poche ore fa alcune esplosioni hanno scosso Damasco. Anche ieri si erano registrate diverse deflagrazioni nella capitale. A Damasco è stato assassinato ieri il fratello del presidente del Parlamento. La televisione di Stato ha riferito che il medico Muhammad Lahham, fratello di Jihad Lahham, è stato ucciso da “terroristi armati” a Midan, storico quartiere a maggioranza sunnita della capitale. Intanto a Doha, in Qatar, l’opposizione si è compattata mentre il premier britannico Cameron, in visita in Arabia Saudita, si è detto favorevole ad un salvacondotto per Assad. Marina Calculli: RealAudioMP3

Il premier inglese Cameron in un’intervista ad AL-Jazeera ha detto di non essere contrario ad un’uscita di Assad dal paese con salvacondotto “se questo servisse ad assicurare la transizione”- ha precisato Cameron. Parole che si stagliano sullo sfondo di un’altra sanguinosa giornata per la Siria. Un’esplosione a Damasco, un'altra a Hama e un’altra ancora a Idlib, quest’ultima diretta espressamente contro le forze armate, hanno segnato la giornata di ieri mentre l’esercito ha continuato a bombardare diverse località. Secondo Human Right Watch e l’ONU inoltre c’è il forte sospetto che l’aviazione usi bombe a grappolo sui civili. A difesa del regime, invece, il ministro degli esteri russo Lavrov ha detto che nelle mani dei ribelli ci sono missili Stingen. Proprio Lavrov inoltre ha incontrato ieri ad Amman l’ex premier siriano disertore Riaf Hijab: all’ordine del giorno un possibile piano di transizione. Da Doha invece, dove è riunita l’opposizione, il Consiglio Nazionale Siriano, accusato di essere poco rappresentativo, ha detto di aver aperto le porte ad altri 13 movimenti. Il capo Abdel Basset Sayda ha però anche accusato l’occidente di rimanere inerme di fronte al massacro del suo popolo.








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