Appello del Papa per la Siria: pace, prima che sia troppo tardi! Gli aiuti di Benedetto
XVI per chi soffre
Un nuovo appello di pace per la Siria: lo ha lanciato il Papa, ieri, al termine dell’udienza
generale in Piazza San Pietro. Ce ne parla Sergio Centofanti.
Benedetto XVI
continua “a seguire con particolare apprensione la tragica situazione di violenza
in Siria, dove non cessa il rumore delle armi e aumenta ogni giorno il numero delle
vittime e l’immane sofferenza della popolazione, in particolare di quanti hanno dovuto
lasciare le loro case”. Per manifestare la sua solidarietà e quella di tutta la Chiesa
alla popolazione in Siria e la vicinanza spirituale alle comunità cristiane del Paese,
era suo desiderio inviare una Delegazione di Padri Sinodali a Damasco:
“Purtroppo
diverse circostanze e sviluppi non hanno reso possibile l’iniziativa nelle modalità
auspicate, e perciò ho deciso di affidare una missione speciale al cardinale Robert
Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum”.
Da ieri fino al
10 novembre il porporato si trova in Libano, “dove incontrerà pastori e fedeli delle
Chiese che sono presenti in Siria; visiterà alcuni rifugiati provenienti da tale Paese
e presiederà una riunione di coordinamento delle istituzioni caritative cattoliche,
alle quali la Santa Sede ha chiesto un particolare impegno in favore della popolazione
siriana, sia dentro che fuori del Paese”:
“Mentre elevo la mia preghiera
a Dio, rinnovo l’invito alle parti in conflitto e a quanti hanno a cuore il bene della
Siria a non risparmiare alcuno sforzo nella ricerca della pace e a perseguire, attraverso
il dialogo, le strade che portano ad una giusta convivenza, in vista di un’adeguata
soluzione politica del conflitto. Dobbiamo fare tutto il possibile perché un giorno
potrebbe essere troppo tardi!".
Sull’appello del Papa è intervenuto con
una nota il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi:
“Dall’inizio
della crisi siriana la Santa Sede è intervenuta più volte per una soluzione pacifica
del conflitto. Il Santo Padre ha chiesto ripetutamente che si interrompesse la spirale
della violenza e si promuovesse la strada del dialogo e della riconciliazione. Nel
recente Sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione era stata annunciata, per
desiderio del Sommo Pontefice, la missione di un gruppo di rappresentanti dei Padri
Sinodali, che volevano esprimere la solidarietà del Santo Padre, del Sinodo e di tutta
la Chiesa alla popolazione in Siria e desideravano manifestare una commossa vicinanza
spirituale alle comunità cristiane del Paese, insieme ad un incoraggiamento a quanti
sono impegnati nella ricerca di una soluzione rispettosa dei diritti e dei doveri
di tutti. Diverse circostanze e sviluppi non hanno consentito lo svolgimento della
missione nelle modalità previste. Pertanto il Santo Padre, animato dal vivo desiderio
di dare sollecito seguito all’iniziativa, ha scelto di realizzarla con una missione
speciale del cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum.
Al Porporato è stato affidato il compito di manifestare la sentita partecipazione
della Santa Sede e di tutta la Chiesa al processo di pacificazione, di esprimere la
vicinanza della Chiesa universale alle popolazioni duramente provate e di rafforzare
l’impegno umanitario della Chiesa cattolica nella Regione. A tal fine, il cardinale
Sarah visita il Libano dal 7 al 10 novembre corrente. Sono previsti incontri con i
rappresentanti delle Chiese dei diversi riti, in particolare con pastori e fedeli
della Chiesa greco-cattolica di Siria e del Libano, e con gruppi di rifugiati siriani.
Il giorno 9 novembre si terrà a Beirut, sotto la direzione di Cor Unum, un incontro
di coordinamento con le agenzie cattoliche che operano in Siria e nei Paesi vicini,
in particolare a sostegno dei rifugiati. La riunione identificherà le maggiori aree
d’intervento e concorderà un rafforzato impegno delle istituzioni cattoliche nella
Regione, per venire incontro alle necessità della popolazione siriana. A questo scopo
sarà devoluta l’annunciata donazione del Sinodo dei Vescovi, alla quale il Santo Padre
ha voluto aggiungere un Suo personale e cospicuo contributo, per un ammontare complessivo
di 1 milione di dollari Usa. La Santa Sede confida che detta iniziativa, di natura
umanitaria ed ecclesiale, contribuirà ad alleviare la situazione di quanti soffrono
per l’attuale crisi e a spingere le parti coinvolte, come pure quanti hanno a cuore
il bene della Siria, alla ricerca di una soluzione equa e pacifica del conflitto”.