La crisi economica al centro del vertice Asia-Europa, riunito in Laos
E’ stata la crisi economica la protagonista assoluta della prima giornata di lavori
dell’Asia-Europe Meeting (ASEM), il tradizionale vertice biennale tra i leader dei
due continenti, che è in corso di svolgimento in Laos. Presenti una cinquantina di
capi di Stato e di governo. Il servizio è di Salvatore Sabatino:
L’Europa è
sulla buona strada per uscire dalla crisi, ma esiste ancora un rischio contagio, da
cui nessuno è al riparo, e che potrebbe arrivare anche in Estremo Oriente. I leader
europei si presentano compatti al vertice Asem di Viantiane; se da una parte lodano
lo slancio delle economie asiatiche, dall’altra bacchettano la politica monetaria
dei colossi orientali. Il francese Hollande arriva ad accusare lo yuan cinese di ''concorrenza
sleale'', mentre il presidente Ue Van Rompuy, mette all'indice il protezionismo di
alcuni Paesi. L’italiano Monti, invece, parla di fase di ''trasformazione'' e di rischi
globali, perche “la crisi – avverte - bussa alle porte di tutti”. Parole apprezzate,
soprattutto dal cinese Wen, che in un bilaterale con il premier italiano, ha lodato
Roma, esprimendo fiducia sulle prospettive dell'economia italiana e su quella della
zona Euro. I due continenti, insomma, appaiono sempre più vicini, per motivi di opportunità
economiche e commerciali, come conferma l’economista Carlo Filippini:
I
Paesi asiatici hanno bisogno dell’Europa, oltre che degli Stati Uniti, come mercato
di sbocco per le proprie esportazioni. L’Europa, molto in crisi, come sappiamo, vorrebbe
esportare di più verso tutta l’area asiatica orientale e meridionale - quindi Cina,
Giappone e India - anche se fa fatica ad esportare.