Anche a Cuba gravi danni a causa dell'uragano Sandy
Da diversi giorni i mass media documentano la forza devastante dell'uragano Sandy
nel suo passaggio a New York e in altre città degli Stati Uniti. Poco o niente si
dice invece dei danni causati dall'uragano a Santiago de Cuba (Cuba) e ad Haiti, Paesi
che non hanno certo infrastrutture e risorse economiche per assistere gli sfollati
e avviare la ricostruzione. Mons. Luis del Castillo Estrada, vescovo emerito di Melo,
che da due anni è missionario a Santiago de Cuba (Cuba), ha inviato alla Conferenza
episcopale dell’Uruguay e all'agenzia Fides alcune foto che mostrano la terribile
situazione in cui si trova questa città, insieme ad una richiesta di aiuto per dare
risposta ai problemi più urgenti della popolazione e per la ricostruzione delle chiese,
completamente distrutte. Questa la descrizione fatta da mons. Del Castillo: "Santiago
è completamente distrutta. Tutte le tegole dei tetti sono volate via. Le chiese sono
distrutte. Gli alberi sradicati sono caduti sulle case o in mezzo alle strade. Non
c'è elettricità né telefono. Scarsa è la possibilità di avere l’acqua e quindi non
si può cucinare. Manca il cibo e non ci sono frigoriferi per conservare il poco che
c'è. Sono arrivati dei volontari da altre province per ripristinare quello che riescono
a fare. Lo stato d'animo della gente è incredibile, la frase più sentita è 'siamo
vivi!'. Sto scrivendo dal Melia Hotel, l'unico posto in città con internet. Stiamo
contattando tutti gli ex allievi del Collegio dei Gesuiti Dolores per conoscere le
esigenze più urgenti. Organizziamo aiuti di emergenza per cibo e medicine. Più avanti
ci occuperemo di soffitti e pareti. Il tetto della nostra parrocchia di Vista Alegre
è andato completamente distrutto. Della chiesa vicina, ‘Sueño’ è rimasta solo una
parete con il crocifisso. Delle altre parrocchie a San Vicente, che sono di legno,
tutto è finito a terra. Dal tetto della parrocchia ‘El Cristo’ sono volate via tutte
le tegole. Anche alla parrocchia ‘El Caney’ non c'è più il tetto. Adesso è il tempo
della solidarietà e della ricostruzione. Nella nostra casa abbiamo accolto 2 famiglie
le cui case sono rimaste completamente distrutte. I vicini aiutano a rimuovere i detriti
e si cerca di recuperare quello che si può". (R.P.)