"E’ la tv bellezza": in un libro il bello e il brutto della Tv e il ruolo del telespettatore
“E’ la tv, bellezza! Se la conosci, puoi difenderti”. E’ questo il titolo dell’ultimo
libro di Mariano Sabatini, già autore televisivo e giornalista, che da alcuni
anni firma recensioni televisive per diverse testate al momento soprattutto online.
Il volume, edito da Lupetti, raccoglie tante di queste critiche e offre uno
spaccato della televisione italiana. Fausta Speranza lo ha intervistato:
D.
- Diciamo che c’è un po’ di tutto: c’è tanto male, tanti programmi da cui tenersi
lontani, ma c’è anche tanto bene. La televisione vive una stagione critica, perché
deve ritrovare se stessa, sia a livello di contenuti - ideativo e creativo - sia anche
perché gli ascolti vanno parcellizzandosi per via dell’avvento del digitale terrestre,
del satellitare. Il digitale ha poi moltiplicato l’offerta, tematizzandola anche e
facendo nascere dei canali pregevoli. Ogni emittente offre programmi che valgono la
pena di essere seguiti, ma il pubblico deve cominciare a scegliere. Sinteticamente,
posso dire che il male della televisione generalista, in questo periodo, è l’uso scellerato
della cronaca nera e poi l’uso che si fa dei bambini in televisione.
D. -
C’è la sensazione che li si faccia crescere un po’ troppo presto: li si vuole piccoli-adulti
questi bambini, oggi…
R. – Sì, e in questo c’è una mostruosità: vederli così
piccoli ma così ansiosi di dimostrare di essere quello che loro non sono, li snatura.
L’uso che la televisione fa dei bambini non è soltanto superficiale, ma è - a mio
avviso - deleterio: vedere questi bambini replicare i vezzi, il modo di vestire, il
modo di parlare degli adulti … Questo stravolge la natura infantile!