Crisi in Guinea Bissau: la Chiesa prepara un'iniziativa di dialogo a livello nazionale
La situazione attuale del Paese “è preoccupante”, per questo la Chiesa cattolica ritiene
di dover lanciare a breve tempo una “iniziativa di dialogo” a livello nazionale. E’
quanto ha dichiarato alla stampa il vescovo di Bissau, mons. José Camnate na Bissign,
dopo l’incontro avuto con il presidente della Repubblica di transizione della Guinea-Bissau,
Manuel Nhamadjo Serifo, il 30 ottobre. Secondo le informazioni inviate all’Agenzia
Fides dalla curia di Bissau, il vescovo Camnate na Bissign ha affermato che "data
la situazione attuale, riteniamo che l’unica, la migliore strada per poter risolvere
i nostri problemi interni e aprire prospettive future, è mettere intorno allo stesso
tavolo tutti i guineani". Il vescovo ritiene che se tutti si dispongono al dialogo
e ad ascoltare le opinioni degli altri, sarà possibile uscire da questa situazione.
La proposta futura per il dialogo nazionale, che prende le mosse dall’iniziativa “Voce
della Pace”, sostenuta dai leader religiosi, coinvolgerà tutti i settori sociali,
politici e le diverse organizzazioni. Il golpe di Stato avvenuto in Guinea Bissau
il 12 aprile scorso ha avuto, tra le molte conseguenze, un aggravamento della povertà
del Paese e della sua gente, mentre l'isolamento internazionale ha provocato una carenza
di farmaci. Mons. Camnate Na Bissign il 18 settembre scorso affermava: “Sono molto
preoccupato perché nessuno sa per quanto tempo potrebbe durare questo isolamento politico-diplomatico
della Guinea-Bissau. E chi pagherà le conseguenze di questa nuova crisi saranno, come
sempre, i gruppi più vulnerabili: malati, bambini, donne e anziani".