2012-11-02 14:43:57

Senegal. Il card. Sarr alla Messa d'Ognissanti: tutelare la sacralità dei cimiteri


“Le mani innocenti, come aveva detto San Giovanni, significano per noi senegalesi aprire ancor di più il nostro cuore e nostre mani alle vittime delle inondazioni, della povertà crescente, della malattia, delle ingiustizie sociali”: Sono parole dell’arcivescovo di Dakar, in Senegal, il cardinale Théodore Adrien Sarr, pronunciate nella cattedrale di Nostra Signora delle Vittorie di Dakar durante la Messa d’Ognissanti. Il porporato ha ricordato ai fedeli che la festa dell’1 novembre deve “rianimare in ciascuno (…) il desiderio di essere come i Santi (…) il desiderio di essere concittadini e compagni” dei Beati, e ancora che “i Santi non sono soltanto coloro i cui nomi figurano nei calendari, essi ci invitano anche ad intraprendere questo cammino in cui l’umiltà, la dolcezza, la pazienza, la rettitudine ispirano e fanno sbocciare la pace, il perdono, la perseveranza e la gioia”. Nel corso di una cerimonia al cimitero di Saint Lazare de Béthanie, il cardinale Sarr ha poi rinnovato il suo appello alle autorità perché vengano costruiti nuovi cimiteri cattolici nei dipartimenti di Pikine e di Guédiawaye e a Rufisque, al fine di evitare il rapido esaurimento di sepolture a Saint Lazare. Infine, il porporato ha chiesto che vengano portate a termine le indagini sulla profanazione delle tombe nei cimiteri cristiani di Dakar, perché i colpevoli siano identificati e puniti. Il cardinale Sarr alle autorità ha pure richiesto misure di sicurezza per garantire il rispetto della memoria dei defunti e per proteggere in maniera efficace i cimiteri che sono luoghi sacri. (T.C.)







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