Sinodo. Il cardinale Scherer: è già iniziato un nuovo tempo missionario
Tempo di bilanci per il Sinodo sulla nuova evangelizzazione, concluso domenica scorsa
con l’invito del Papa a rilanciare l’annuncio del Vangelo e a operare per la rinascita
della vita sacramentale. Silvonei Protz ha intervistato il cardinale brasiliano
Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo:
R. - Secondo
me è un bilancio molto positivo. Anzitutto una rinnovata presa di coscienza della
Chiesa intera sulla questione della missione, cioè del fatto che la nostra Chiesa
è missionaria per natura, e non può mai dare per scontato che tutti siano già credenti,
che tutti siano cristiani, che tutti siano stati coinvolti - in qualche modo - dal
Vangelo. Oggi dobbiamo fare i conti con la nuova situazione nel mondo, e non solo
nei Paesi lontani, ma anche nelle nostre città cristiane per tradizione secolare.
Ma ci sono delle situazioni “missionarie” ovunque; quindi anche nei nostri Paesi Occidentali
- in Europa, in America del Nord - e anche nei Paesi di recente evangelizzazione come
l’Africa, l’Asia, l’America Latina. Ci sono delle situazioni nuove che fanno sì che
la Chiesa debba confrontarsi nuovamente con la propria missione e perciò rinnovarsi
in essa e rinnovare l’annuncio. Quindi il mio bilancio è positivo, perché questa presa
di coscienza è avvenuta in queste tre settimane. Tutto questo grazie ai documenti
prodotti, e con l’Esortazione Apostolica post-sinodale che il Santo Padre darà a tutto
il mondo come parola di orientamento per la Chiesa circa la nuova evangelizzazione
e la trasmissione della fede cristiana. Con tutto questo, credo che la Chiesa sarà
proprio avviata verso un nuovo tempo missionario, una nuova fioritura, anche di vita
cristiana. I tanti segni che si vedono in ogni parte del mondo lo dimostrano.
D.
- Qual è stato il contributo dell’America Latina?
R. - Il contributo dell’America
Latina per questo Sinodo è stato notevole perché in America Latina la nuova evangelizzazione
è già tema di riflessione da parecchi anni. Subito dopo il Concilio ci siamo confrontati
durante le grandi conferenze dell’Episcopato di tutta l’America Latina e dei Caraibi,
ma soprattutto nelle ultime due: quella del 1991 a Santo Domingo, che aveva già come
tema la nuova evangelizzazione e l’inculturazione della fede cristiana, e poi quella
del 2007 la Conferenza di Aparecida, che ha trattato specificatamente il tema della
nuova evangelizzazione. Quindi abbiamo già fatto un po’ di cammino verso questa strada
e che abbiamo condiviso molto volentieri con tutta la Chiesa in questo Sinodo. I Padri
sinodali dell’America Latina, spesso hanno parlato della Conferenza di Aparecida,
delle indicazioni del documento redatto in quell’evento, ed è una gioia che questo
documento sia stato tradotto in italiano e consegnato ai Padri sinodali durante il
Sinodo. Quindi questo senz’altro è un contributo notevole, e noi siamo contenti, siamo
fieri di poter condividere un po’ dell’esperienza e della ricchezza della Chiesa dell’America
Latina riguardo alla nuova evangelizzazione.