2012-11-01 19:51:00

New York riparte dopo l’urgano Sandy, oltre 80 vittime negli Usa


Sono almeno 37 le vittime del passaggio dell’uragano Sandy a New York. Lo ha dichiarato oggi il sindaco della città, Michael Bloomberg avvertendo che il bilancio potrebbe salire. Mentre i danni provocati da Sandy sulla costa est degli Usa potrebbero anche raggiungere i 50 miliardi di dollari. Elena Molinari: RealAudioMP3

"Con il ritrovamento di sette corpi, nelle ultime ore è salito a 82 il numero delle vittime dell’uragano Sandy, di cui 37 solo a New York, ma ci sono ancora dei dispersi. Sempre a New York, oltre venti agenti di polizia stanno freneticamente cercando i fratellini Connor e Brandon Moore, di due e quattro anni, trascinati via dalle acque che hanno invaso la loro auto dove viaggiavano con la madre a Staten Island per mettersi in salvo. E dopo una leggera ripresa ieri, altre linee dell’alta tensione sono state interrotte perche’ pericolanti, lasciando al buio 8 milioni e mezzo di case in 21 stati dalla Nord Carolina al Maine fino all’Illinois. A New York hanno ripreso le corse ma solo di alcune linee della ferrovia e della metropolitana, ma oltre la metà delle pompe di benzina in città e nel vicino New Jersey rimangono chiuse, creando seri problemi ai rifornimenti. Le scuole riapriranno solo lunedì. Il presidente Obama, conclusa la sosta forzata di tre giorni, ha ripreso oggi la campagna elettorale con un appello alla collaborazione bipartisan che potrebbe aiutarlo nello sprint finale prima del voto di martedì".

Intanto è botta risposta tra i candidati alla Casa Bianca, che hanno ripreso le campagne elettorali dopo lo stop per l’emergenza Sandy. Il repubblicano Romney, in Virginia, ha criticato le politiche di Obama che, ha detto, condurranno gli Stati Uniti ad una situazione di difficoltà come quelle di Italia, Spagna e Grecia. Per Obama invece, che ha parlato in Wisconsin, non è Romney l’uomo del cambiamento. I sondaggi, intanto, premierebbero proprio Obama, che a cinque giorni dal voto è avanti in tre stati chiave: Iowa, Wisconsin e New Hampshire.
Sulla fase conclusiva della campagna elettorale pesa però fortemente proprio l’uragano “Sandy”, come spiega l’americanista dell’Università di Firenze, Federico Romero, intervistato da Alessandro Gisotti: RealAudioMP3

R. – C’è l’impatto di scombussolare tutte le pianificazioni e le previsioni che erano state fatte: dove vanno i candidati, dove si riesce a mandare in onda gli spot elettorali, come si mobilitano gli elettori per il voto anticipato che in alcune zone è già possibile… Del resto, potrebbe anche non avere, alla fine dei conti, nessun effetto. Ma sta di fatto che, per alcuni giorni, distrarrà gran parte degli elettori dalla campagna.

D. – Economia e lavoro sono sicuramente i temi su cui si deciderà questa tornata elettorale. Su questo, Romney può vincere – su questo Obama può perdere.

R. - L'impressione è che Obama in qualche modo abbia scontato a lungo, e continui a scontare adesso, non tanto una sua incapacità di gestire la crisi economica, perché per molti aspetti invece l’ha gestita in maniera efficace; quanto di riuscire a comunicare un senso chiaro agli elettori di come da questa crisi si potrà uscire, di quali misure prendere. Probabilmente, il suo tallone d’Achille in questa campagna elettorale è stato quello di non riuscire a indicare un programma abbastanza chiaro per i prossimi quattro anni.













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