2012-11-01 13:32:11

Dal 3 al 7 novembre torna a Roma il Festival del cinema israeliano


Dal 3 al 7 novembre, alla Casa del Cinema di Roma, torna il Pitigliani Kolno’a Festival, rassegna di cinema israeliano e di argomento ebraico. Una settima edizione che propone - a ingresso gratuito - film, documentari e tre laboratori cinematografici. Il servizio di Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

E’ arrivato alla settima edizione il Kolno’a Festival, un appuntamento ormai abituale per la capitale e sempre più ricco, con un calendario di film e documentari che - di anno in anno - ci permettono di allargare lo sguardo sulle maggiori produzioni israeliane. La rassegna 2012 racconta un anno di grande successo. Ariela Piatteli è, insieme con Dan Muggia, l’organizzatrice del festival:

“Apriamo con un film da Oscar proprio per celebrare questa notorietà che ha nel mondo il cinema israeliano, soprattutto in questa annata. Quindi apriamo con Footnote di Joseph Cedar e continuiamo poi con altri film che hanno avuto un successo incredibile: pensiamo a La Sposa Promessa e all’attrice protagonista, Hadas Yaron, che è stata premiata a Venezia con la Coppia Volpi e che sarà nostra ospite. Presenteremo, quindi, una rosa di lungometraggi e documentari che hanno riportato a casa importanti riconoscimenti”.

Oltre a Footnote e La Sposa Promessa, altri otto film fanno parte della sezione “Sguardo sul nuovo cinema israeliano”. Si va The Exchange, pellicola che si concentra sui piccoli e grandi cambiamenti della vita, a One Day After Peace, sul conflitto israelo-palestinese; da Six Million and One, sulle vittime della Shoah, a God’s Neighbours, pellicola premiata a Cannes, che riporta al rapporto in Israele tra ortodossi e laici. Ancora Ariela Piattelli:

“Il mondo religioso, oggi in Israele, viene visto come un fenomeno sul quale bisogna interrogarsi: bisogna capirlo per contestualizzarlo poi in un contesto sociale, che è prevalentemente laico. Dunque i registi sono i primi a interrogarsi su questo mondo. Pensiamo a La Sposa Promessa; pensiamo a God’s Neighbours, che è un film che ha avuto molto successo in tantissimi festival e che parla proprio di una realtà religiosa ortodossa di periferia, nella periferia israeliana, in cui questi ragazzi religiosi pensano un po’ di essere i padroni e, dunque, dettano le regole non solo nel quartiere, ma anche a coloro che entrano nel quartiere. Quindi tutte le regole religiose, tutte le regole che devono essere osservate, diventano quasi imposte. E qui si sviluppa un discorso che in Israele è, tutt’oggi, una polemica tra mondo laico e mondo religioso”.

La rassegna presenta inoltre la sezione “Storie di Cinema”, con tre documentari su tre registi ebrei: quindi Roman Polanski, Woody Allen e Stanley Kubrick, che raccontano se stessi. E poi ancora “Percorsi ebraici”, documentari su vari argomenti, come quello di Marco Bertozzi, che riporta al 1944, quando migliaia di persone scampate alla guerra e ai campi di concentramento trovarono riparo negli studios di Cinecittà a Roma. Per arrivare poi alla sezione “Pkf Professional Lab”, laboratorio per le professioni del cinema, un confronto tra l’esperienza italiana e quella israeliana.







All the contents on this site are copyrighted ©.