Uragano Sandy verso il Canada. La preghiera del Papa per le vittime negli Usa
“Consapevole della devastazione causata dall’uragano che ha colpito la costa orientale
degli Stati Uniti, offro le mie preghiere per le vittime ed esprimo la mia solidarietà
a tutti coloro che sono impegnati nella ricostruzione”. Così il Papa oggi al termine
dell’udienza ha voluto rivolgersi agli americani ancora alle prese con il terribile
passaggio di Sandy. Declassato a ciclone tropicale si sposta verso il Canada con una
scia di devastazione che occorreranno giorni a sanare specie in New Jersey meta oggi
del Presidente Obama. Intanto New York torna lentamente alla normalità. I particolari
nel servizio di Elena Molinari:
Il ritorno
alla normalità sarà lento e faticoso. Così il governatore di New York Cuomo ha cercato
oggi di invitare gli scioccati cittadini del suo Stato alla pazienza. Molti uffici
privati oggi hanno riaperto, ma andare al lavoro è stata una sfida, con la metropolitana
che resterà chiusa almeno fino a domani e molti tunnel tuttora allagati. Le strade
rimaste deserte da sabato oggi sono affollate dal traffico. Aperta anche la Borsa,
ma non le scuole. In New Jersey si sta intanto cominciando a ridare alle case l'elettricità,
ma 6 milioni di persone sono ancora al buio. E' salito inoltre a 60 il numero delle
persone uccise dall'uragano e il pericolo persiste, sottoforma di cavi dell'alta tensione
caduti, e di alberi e tetti instabili, tanto che le tradizionali celebrazioni di Halloween
sono state proibite. Oggi Barack Obama ha visitato le zone disastrate promettendo
fondi per la ricostruzione e raccogliendo ancora le lodi del governatore repubblicano
Christie - che fino alla settimana scorsa era uno dei più feroci critici del presidente.