2012-10-31 07:54:24

Siria. Oltre 430 morti nei 4 giorni che dovevano essere di tregua


In Siria sono morte 439 persone nei giorni tra venerdì e lunedì che dovevano essere di tregua per la festa islamica del sacrificio. Di questi, secondo i comitati di coordinamento locali, 45 erano bambini. E poi ieri ancora 80 morti per bombardamenti su Damasco e esplosioni nelle principali città. Per l’Onu 4 milioni di persone potrebbero essere colpite dalla crisi in atto. Il servizio di Marina Calculli: RealAudioMP3
Prima d’ora i cacciabombardieri di Assad si erano tenuti lontani da Damasco. Nei mesi precedenti al massimo c’erano stati colpi di mitragliatrice sparati dagli elicotteri. Ma ieri per la prima volta dall’inizio della crisi, un raid si è abbattuto su alcuni sobborghi della capitale. E sempre a Damasco ieri gruppi di ribelli hanno combattuto contro i miliziani del Fronte per la Liberazione della Palestina, da sempre alleati di Assad. Al confine con la Turchia, invece, la guerra settaria sta coinvolgendo sempre più anche i Kurdi, sostenitori anch’essi del regime in carica contro i ribelli. E mentre l’aviazione continua a bombardare diverse località del paese, non si ferma l’azione diplomatica di Lakhdar Brahimi che ieri si è recato a Pechino dopo una visita a Mosca. L’intento dell’emissario di pace è quella di convincere Russia e Cina ad approvare un’azione congiunta del Consiglio di Sicurezza. Intanto si rianima la tensione verbale tra Ankara e Damasco dopo che il ministro degli esteri turco Davitoglu ha detto che “non ha più alcun senso continuare a cercare il dialogo con il regime di Assad”.












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