Oltre 100 morti per l’uragano Sandy, almeno 48 negli Stati Uniti, 8 milioni le persone
senza elettricità
L’Uragano Sandy partito dai Caraibi lascia dietro di sè una lunga scia di distruzione
e morte. Almeno 100 le vittime, 48 negli Stati Uniti. Danni ingenti, 8 milioni di
statunitensi al buio. Spenti fino a nuovo ordine i reattori di tre centrali nucleari.
Il governatore del New Jersey, Chris Christie, che oggi riceverà in visita il presidente
Obama, ha parlato di una ''devastazione inimmaginabile''. Da New York, il servizio
di Elena Molinari:
Nel caos ci
sono volute ore perche’ il vero bilancio delle vittime dell’uragano affiorasse. Ora
si pensa che Sandy potrebbe aver ucciso fino a 48 persone, ma il numero e’ ancora
incerto. La maggior parte e’ morta schiacciata da alberi, compreso un bambino di 8
anni. Oltre alle vittime, si contano i danni, fino a 30 miliardi di dollari, in quella
che il governatore del New Jersey, Chris Christie ha definito una "devastazione inimmaginabile".
Sale anche il numero delle persone rimaste al buio, ben 8 milioni, molte delle quali
sono anche senza acqua. Nel Queens 80 famiglie sono, invece, rimaste senza casa dopo
un vasto incendio causato da cavi elettrici. Tre reattori nucleari sono stati spenti,
e non ripartiranno fino a che non ci saranno condizioni di massima sicurezza. New
York e’ ancora paralizzata. La rete dei trasporti e quella elettrica hanno subito
danni senza precedenti e ci vorranno giorni perche’ tornino alla normalita’. Anche
oggi, dunque, scuole e uffici restano chiusi, mentre Wall Street si appresta a riaprire
i battenti dopo due giorni. La campagna elettorale e’ sempre ferma. Oggi Barack Obama
sara’ in New Jersey per ispezionare i danni. Per una testimonianza su quanto sta
accadendo nelle aree più colpite da “Sandy”, Alessandro Gisotti ha raggiunto,
telefonicamente a New York, Daniel Nigro, l’ex comandante dei vigili del fuoco
della città all’epoca dell’11 settembre:
R. – The most
critical part of the storm has been the surge… La parte più critica della tempesta
è l’ondata di acqua alta che ha superato ogni record, che ha allagato la zona in maniera
inimmaginabile. C’è la devastazione in tutte le nostre aree più basse: i tunnel, la
metropolitana sono allagati, le case di migliaia di persone sono allagate… I primi
soccorritori si sono trovati di fronte a zone della città che non riuscivano a raggiungere.
i camion non riuscivano ad arrivare e nella sola zona del Queens. Abbiamo perso probabilmente
un centinaio di edifici, distrutti dagli incendi. D. – Quale è la situazione peggiore,
ora? R. – Well, I think the tide is coming back up again one more time… Credo
che la marea stia per tornare: è peggio di quanto si potesse immaginare. La devastazione
è così estesa… Non è solo qui a New York: sono molti gli Stati colpiti e probabilmente
sono almeno 16 milioni le persone coinvolte negli Stati Uniti.
D. – Vigili
del fuoco, polizia, volontari stanno facendo il possibile… R. - Stanno facendo
molto più del possibile: stanno rischiando la loro vita. Il loro intervento è stato
febbrile per tutta la notte per evacuare ospedali, persone rimaste intrappolate nelle
macchine e nelle case… Finora, ci sono state vittime dovute nella maggior parte alla
caduta di alberi.
D. – Ovviamente, la sua speranza è che questa terribile tempesta
si esaurisca quanto prima…
R. – We hope it just keeps moving to that the people
in this area can at least… Noi speriamo che continui a spostarsi, affinché le persone
che vivono in questa parte del Paese possano almeno incominciare l’opera di ricostruzione
della loro vita, in questa zona che ha subito un’alluvione così grave.