2012-10-29 13:24:18

Rwanda: mancano pochi giorni all’incontro internazionale dei giovani di Taizé a Kigali


Mancano meno di tre settimane all’incontro internazionale dei giovani di Taizé a Kigali, in Rwanda, una tappa del “Pellegrinaggio ecumenico di fiducia sulla Terra” iniziato dal fondatore della comunità Frère Roger. Diverse migliaia di giovani dal Rwanda e da altri Paesi africani , ma anche dall’Europa, dall’America e dall’Asia si ritroveranno nella capitale ruandese dal 14 al 18 novembre. Lo scopo dell’incontro è quello di celebrare Cristo, di andare tutti insieme alle sorgenti della fiducia e di rinnovare l’impegno nella Chiesa e nella società. In particolare l’evento sarà l’occasione per i giovani della regione dei Grandi Laghi, dell’Africa orientale e non solo, per vivere un’esperienza di comunione, di condivisione e di riflessione in un contesto internazionale e multiculturale, per mostrare il loro impegno per Cristo e nella Chiesa e la loro capacità di intraprendere iniziative concrete per costruire la fiducia e la pace nelle loro comunità. I punti salienti dell’incontro saranno la preghiera comune (con momenti di silenzio, meditazione e canti), la riflessione biblica, la condivisione delle esperienze con le famiglie ospitanti e le comunità cristiane locali. Il programma del mattino si terrà nelle parrocchie della città e delle zone circostanti (preghiera del mattino, visite e incontri con i "testimoni della speranza"). Nel pomeriggio sono previsti una riflessione biblica, la condivisione in piccoli gruppi e laboratori e seminari su vari temi (sociali, culturali...). La scelta del Rwanda non è stata casuale. Il Paese rappresenta un segno di speranza per tutti i Paesi vicini, per la capacità che ha avuto di compiere notevoli sforzi per la ricostruzione dopo il genocidio del 1994. L’evento darà la possibilità di meditare sulla risurrezione di Cristo e del suo amore che è più forte del male e della violenza. “Incontrare chi ha vissuto il dramma e le sofferenze del genocidio e le sue conseguenze, chi ha lottato per anni per trovare la pace e la libertà del cuore e può ora affrontare la sfida della riconciliazione nella sua comunità e partecipare alla costruzione del suo Paese – sottolinea il sito web di Taizé – , sarà un dono e un’esperienza evangelica unica”. (L.Z.)







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