2012-10-29 10:33:04

Congo: sui religiosi rapiti nel Nord Kivu nessuna pista attendibile


“Ci sono tante contraddizioni in tutte le segnalazioni che abbiamo ricevuto ma finora nessuna pista ci ha portato sulla buona strada. Siamo preoccupati, i nostri confratelli mancano all’appello da una decina di giorni e ancora non abbiamo avuto un contatto diretto con i rapitori né la prova che siano vivi” dicono all'agenzia Misna fonti della congregazione degli Assunzionisti contattate a Roma e a Beni, città dell’instabile provincia del Nord-Kivu (est). Da sabato 20 ottobre non si hanno più notizie dei tre religiosi congolesi della congregazione degli Agostiniani dell’Assunzione, rapiti in un convento della parrocchia di Nostra Signora dei Poveri a Mbau, a una ventina di chilometri a nord di Beni. I padri, tutti cittadini congolesi, Jean-Pierre Ndulani, Anselme Wasinkundi e Edmond Bamutute, sono stati portati via da non meglio identificati uomini armati, forse una decina, che parlavano swahili. Gli sviluppi del rapimento dei tre padri assunzionisti sono seguiti dal responsabile della provincia Africa, padre Protais Kabila, e dal vescovo della diocesi di Butembo-Beni, mons. Paluku Sikuly Melchisedec. I due hanno avuto tutte le rassicurazioni del caso da parte del governo provinciale e delle forze di sicurezza che stanno portando avanti l’inchiesta. Il portavoce della società civile del Nord-Kivu, Omar Kavota, ha riferito all’emittente locale Radio Okapi che “gli ostaggi sono in vita, detenuti nella foresta tra la località di Oicha e il villaggio di Mavivi”, senza però fornire informazioni sull’identità dei rapitori “per non ostacolare le iniziative in corso tese alla loro liberazione”. Kavota ha inoltre assicurato che gli autori del rapimento intendono con il loro gesto “colpire psicologicamente lo Stato congolese” e “dimostrare l’inefficienza dei servizi di sicurezza” a tutela della popolazione e dei suoi beni. “Chiunque si sia in messo in contatto con la congregazione o con le autorità ecclesiastiche di Beni si è presentato come fonte credibile di indizi che potrebbero portarci sulle tracce dei religiosi, ma nei fatti non abbiamo nulla di concreto e la verità non sembra vicina. Per questo motivo cominciamo a dubitare di tutti e preferiamo mantenere il riserbo sull’intera vicenda, almeno fino a quando non ci sarà una svolta” concludono fonti della congregazione degli Assunzionisti. Sono almeno tre le piste individuate dagli esponenti locali della chiesa cattolica: quella dei ribelli ugandesi delle Adf-Nalu, attivi nella zona e in passato già responsabili di azioni simili ai danni dei civili nel settore di Mbau-Beni – e del nuovo movimento politico-militare dell’Unione per la riabilitazione della democrazia in Congo (Urdc), creato sabato scorso. Non è del tutto escluso un possibile coinvolgimento della ribellione del Movimento del 23 marzo (M23), appena ribattezzato Esercito rivoluzionario del Congo (Arc); anche se ha il suo ‘feudo’ nel territorio di Rutshuru alcuni dei suoi uomini sarebbero infiltrati a Beni. (R.P.)







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