Astensionismo record per le elezioni regionali in Sicilia: affluenza scesa al 47,42%
Bassa affluenza alle urne ieri in Sicilia dove si sono svolte le elezioni regionali.
Solo 47,42% degli aventi diritto hanno espresso il loro voto. In questi minuti l’inizio
dello scrutinio. Il servizio è di Salvatore Sabatino:
Palazzo dei
Normanni a Palermo, il più antico parlamento d’Europa, ospiterà a breve il nuovo governatore
e 89 deputati. Certo è che chi guiderà la Sicilia sarà espressione di una minoranza,
comunque vada, visto che alla fine ha votato meno della metà degli aventi diritto,
il 47,42%. Astensionismo imbarazzante, se confrontato ai dati del 2008, quando la
percentuale di votanti – in due giorni – fu del 66,68%. Un primo dato politico, questo,
che vede l’astensionismo protagonista assoluto; voto di protesta, lo definiscono gli
analisti, che va ad alimentare la già grande incognita nei risultati per il voto cosiddetto
disgiunto: i cittadini, infatti, hanno potuto scegliere tra un candidato governatore
e una lista non ad esso collegata. Secondo i sondaggi la sfida per la vittoria sarà fra
tre candidati: Rosario Crocetta, Nello Musumeci e Gianfranco Miccichè. Occhi puntati
anche al risultato del Movimento 5 stelle, che candida Giancarlo Cancelleri, sostenuto
da Beppe Grillo; potrebbe essere lui la vera sorpresa. Su un dato nessun dubbio: chi
governerà l’isola, si troverà una Regione che chiuderà il 2012 con un debito di quasi
6 miliardi di euro, 100 mila precari e interi settori polveriera da riformare: dalle
società controllate ai rifiuti, dai forestali alla macchina burocratica.