Panama: Chiesa unico mediatore nel conflitto sociale per la legge sui terreni statali
La Chiesa cattolica a Panama esprime “preoccupazione” per la violenza in corso fra
cittadini e forze dell’ordine, ma anche “fiducia nell’atteggiamento del governo”:
lo afferma padre Eusebio Muñoz, portavoce della Chiesa nel Paese, in una nota inviata
all’agenzia Fides. La Chiesa, si legge nella nota, invita “la popolazione a ritrovare
la pace e la calma, come popolo”, invocando su ciascuno “la saggezza dello Spirito
Santo”. La vicenda che sta agitando il Paese riguarda l’approvazione della “Legge
72”, che permette la vendita di terreni statali ai privati nella cosiddetta “Zona
commerciale franca” (Zlc), nei pressi del Canale di Panama. La popolazione locale,
sindacati e gruppi di attivisti protestano perchè tale provvedimento dà la possibilità
a imprenditori stranieri di acquistare quei terreni e di sconvolgere la vita delle
comunità locali. Da mercoledì scorso, si sono registrate molte manifestazioni di protesta,
sfociate in violenti scontri con le forze dell'ordine e in atti di vandalismo, con
un bilancio di otto feriti gravi e 240 fermati dalla polizia. Secondo i media locali,
la Chiesa Cattolica sarebbe l'unico mediatore a promuovere un dialogo fra le parti.
Mentre il governo ha manifestato l’intenzione di modificare in alcuni punti la Legge
72, la popolazione chiede la revoca completa della legge. Secondo gli osservatori,
il presidente di Panama potrebbe annunciare “una marcia indietro”. La Zlc è la sede
di oltre tremila aziende, che creano 30 mila posti di lavoro e dà contributi al fisco
per 100 milioni di dollari all'anno. (M.R.)