2012-10-28 14:30:59

Brasile: quando edificare una chiesa vuol dire costruire una comunità


Un nuovo progetto di costruzione per una chiesa cattolica a Pedro do Rosario, uno degli Stati più poveri del Brasile. L’obiettivo è quello di rilanciare nell’area l’evangelizzazione e creare un’attività pastorale e sociale per un’intera comunità. Ne parliamo con un uno dei promotori, don Paolo Boumis, rientrato dal Brasile dopo tre anni di missione, intervistato da Lucia Fiore:RealAudioMP3

R. – Il contesto è veramente di grande povertà e di grande degrado. Quindi, l’idea è di avere una grande sala, nel contesto liturgico, per l'incontro della comunità cristiana, per un grande momento di aggregazione. Il contesto, innanzitutto, è quello di fare un grande servizio al popolo per potersi incontrare, per poter pregare insieme e rinsaldare i vincoli molto degradati dalla povertà, dall’abbandono da parte delle istituzioni, da parte dell’economia locale. L’idea, dunque, di una parrocchia, di un centro dove la gente si possa incontrare e pregare insieme aiuta a sognare una comunità nella quale tutto questo possa essere affrontato e vissuto insieme.

D. – Nell’Anno della Fede quali sono i modi per evangelizzare?

R. – I modi per evangelizzare sono quelli tipici delle diocesi brasiliane del Nord-Est, quindi le comunità ecclesiali di base: l’incontro e la visita alle comunità in vari quartieri della città. Il parroco ora sta organizzando cinque comunità, prima c’era solo il centro parrocchiale della vecchia Chiesa. Adesso, stiamo cercando di valorizzare le comunità sparse nel territorio della città, anche perché stanno sorgendo nuovi quartieri. Grazie alla strada che ci collega ai centri vicini e che finalmente è stata asfaltata, la città sta crescendo anche economicamente e si sta riempiendo di attività che prima non c’erano. Probabilmente, quindi, si sogna uno sviluppo maggiore.

D. – So che in questa regione ci sono molte sette protestanti...

R. – C’è l’Assemblea di Dio, soprattutto, che ha una diffusione capillare in tutto il Brasile, soprattutto nel Nord-Est. Nella città di Pedro do Rosario, almeno fino all’anno scorso, c’erano circa sei comunità non cattoliche e alcune di nuovissima generazione, visto che nel Brasile queste comunità si generano a una velocità spaventosa - l’una genera l’altra - soprattutto per scissione. Quando avviene una disputa tra i pastori, infatti, si separano e fondano nuove chiese protestanti. La loro caratteristica, soprattutto delle ultime, le neopentecostali, è che partono da zero: aprono un negozio, comprano dieci sedie e si mettono a predicare anche se non c’è nessuno. Piano, piano poi si riempiono. Purtroppo, la prospettiva miracolistica della teologia della prosperità - che portano avanti in un contesto di miseria di quel genere, alimentando l’illusione che la religione risolva tutto, che Dio possa fare miracoli economici, anche senza fare niente - è la grande leva che permette questa diffusione. Anche se, alla fine, le persone si rendono conto ed emigrano verso altre Chiese. C’è una migrazione molto forte.







All the contents on this site are copyrighted ©.