2012-10-27 16:12:05

Berlusconi: dopo la condanna, "obbligato" a restare in campo per riformare la giustizia


All’indomani della sentenza di primo grado, al termine del processo Mediaset sui diritti televisivi, l’ex premier Silvio Berlusconi – condannato a 4 anni di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni – ha dichiarato che si tratta di “una condanna politica”. “Quando non si può contare sull’imparzialità dei giudici in un Paese - ha aggiunto Berlusconi - questo Paese diventa incivile, barbaro e invivibile”. “Mi sento obbligato a restare in campo – ha poi detto l’ex presidente del Consiglio - per riformare il pianeta giustizia perché ad altri non capiti quello che sta capitando a me”. Riferendosi alla sentenza, in cui si parla di “naturale capacità a delinquere”, l’ex premier ha anche precisato che l’evasione contestagli è frutto di una “costruzione fantascientifica”. Immediata la replica del presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Rodolfo Sabelli, secondo cui “non si può assolutamente parlare di sentenza politica e barbarie”. Anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha commentato le affermazioni di Berlusconi: “Credo sia buona regola aspettare la giornata di domani – ha detto Fini - perché quello che ha detto oggi è certamente molto diverso da quello che ha detto ieri”. Nei giorni scorsi l'ex primo ministro aveva annunicato che non avebbe presentato la sua candidatura a premier. Berlusconi è stato condannato a 4 anni di reclusione per frode fiscale a conclusione del processo per l'acquisizione dei diritti tv di Mediaset. I giudici milanesi della prima sezione del tribunale hanno ritenuto prescritto il reato per il 2001, ma non per gli esercizi 2002-2003 nel corso dei quali - scrivono - è stata portata a termine “una evasione notevolissima”.(A.L.)







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