India: nel Kandhamal dopo i pogrom, segnali di pace tra indù e cristiani
Non solo attacchi e violenze da parte dei nazionalisti indù: da qualche tempo, alcune
comunità cristiane del distretto di Kandhamal (Orissa) godono di una ritrovata pace
e armonia all'interno della società. A sostenere questo nuovo clima è la Chiesa cattolica
locale, che all'indomani dei pogrom anticristiani del 2008 si è attivata per essere
al fianco delle vittime, aiutandole a ricostruire le case e a sconfiggere il duro
boicottaggio sociale imposto dagli indù. È il caso del villaggio Bodimunda (Tikabali
block). Qui la persecuzione anticristiana è proseguita anche dopo i pogrom, fino alla
fine del 2011, in forme - se possibile - ben più invasive. I fedeli della parrocchia
Maria Madre di Dio, a Sukananda, raccontano infatti di essere stati del tutto isolati
dal resto della comunità. Se un negoziante indù vendeva qualcosa a un cristiano, il
commerciante era costretto a pagare una multa. Lo stesso avveniva per tassisti. Se
un contadino trasportava sul proprio trattore materiale di un cristiano, veniva sanzionato.
"Dopo due anni intensi - racconta ad AsiaNews fratel KJ Markose, missionario monfortiano
e attivista sociale - di preghiere e dialogo, adesso la situazione è cambiata. I cristiani
hanno partecipato alle elezioni dell'ultimo Panchayati Raj (governo del villaggio),
e sono parte attiva in tutti i programmi civili e politici della comunità". Un altro
"successo" è rappresentato dal villaggio Dodobali (K Nuagam block), che ospita solo
cinque famiglie cristiane. "Durante le violenze del 2008 - spiega il missionario -
le loro case sono state bruciate e rase al suolo. Una donna è stata uccisa, tutti
gli altri sono fuggiti. Persino dopo i pogrom, queste famiglie non potevano nemmeno
immaginare di tornare nel loro villaggio: erano terrorizzati". Ora invece, grazie
all'intervento della Chiesa locale, queste persone hanno potuto ricostruire le loro
case e tornare a vivere a Dodobali. Inoltre, partecipano in modo attivo al "gram sabha"
(consiglio del villaggio) e a tutte le attività proposte dalla comunità. (R.P.)