2012-10-25 13:30:33

Belgio: per il vescovo di Hasselt "inaccettabile" la chiusura dello statilimento Ford a Genk


Immediata la reazione di “costernazione” del vescovo e di tutti i sacerdoti della diocesi di Hasselt per la chiusura dello stabilimento della Ford a Genk in Belgio, annunciata ieri dall'azienda. Operativa da 48 anni - riporta l'agenzia Sir - l’azienda dovrebbe essere trasferita in Spagna entro il 2014: considerando l‘indotto, i posti di lavoro a rischio sono oltre 10 mila. “Siamo costernati ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai lavoratori toccati dal provvedimento e alle loro famiglie”, scrivono in un comunicato il vescovo di Hasselt (nella cui regione si trova la cittadina di Genk), mons. Patrik Hoogmartens, e i sacerdoti della diocesi. “La logica economica del massimo profitto - scrivono nel comunicato - non è la logica del Vangelo e non coincide con la logica del pensiero sociale della Chiesa. Un’impresa è il frutto del lavoro di numerose persone. La sua esistenza non è solo questione di management e azionariato, ma di tutte le parti in causa. La rescissione unilaterale di un accordo recentemente concluso sul piano sociale è inaccettabile ed estremamente offensivo per tutti i lavoratori”. La diocesi lancia a questo punto un appello: “Ci appelliamo ai dirigenti politici ed economici perché ridiano speranza e prospettiva alle vittime dei licenziamenti”. Si invitano poi tutti i cristiani ad avere “attenzione e cura” verso i lavoratori della Ford-Genk e della compagnia statunitense “Dow Chemical” a Tessenderlo anch’essa in chiusura. (R.P.)







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