L'arcivescovo di Manila, Tagle: mia nomina a cardinale, dono per l'evangelizzazione
in Asia
Un sorriso che esprime emozione, gioia e gratitudine al Papa per averlo scelto tra
i nuovi cardinali. E’ quello disegnato sul viso di mons.Luis Antonio Tagle,
arcivescovo di Manila nelle Filippine, vicepresidente della Commissione per il messaggio
del Sinodo. Paolo Ondarza lo ha incontrato subito dopo l’annuncio dato ieri
mattina da Benedetto XVI:
R. - Non sono
ben preparato per ricevere questo onore dal Santo Padre! E’ un segno di fiducia e
per me è un’esperienza spirituale. Quando il segretario di Stato mi ha chiamato per
comunicarmi la decisione del Papa, volevo rispondere con le parole della preghiera
prima della Comunione: “non sono degno di partecipare alla tua mensa…”. Però ho sentito
anche che Qualcuno, più grande di me, è venuto a chiamarmi.
D. - Dopo quella
al sacerdozio, quella all’episcopato, questa è una nuova chiamata…
R. - Sì,
questa chiamata non è per me come individuo ma è per la Chiesa di Manila e la Chiesa
delle Filippine.
D. - Qual è stato il suo primo pensiero appena saputa la notizia?
R.
- Il primo pensiero che mi è venuto in mente è stata la missione della Chiesa delle
Filippine, in particolare la Chiesa di Manila. Questa Chiesa ha un compito e un impegno
per la grande missione nel vasto continente dell’Asia. Forse questo dono che ho ricevuto
è per promuovere la missione della Chiesa filippina nell'evangelizzazione dell’Asia.
D.
- A questo proposito quale augurio per l’Anno della fede?
R. - La metà di tutti
i cristiani in Asia si trova nelle Filippine. E’ gente semplice, la maggioranza è
povera, ma la loro ricchezza è la fede: la fede, la musica e il sorriso! Dobbiamo
condividere questo dono della fede con gli altri.
D. - La nuova evangelizzazione
da chi deve partire, da quale categoria di persone?
R. - Ognuno, ogni battezzato,
è chiamato ad essere evangelizzatore: l’età non importa, il livello di educazione
non importa. La grazia e la determinazione di far conoscere Cristo: questo è tutto
ciò che costituisce il motore per l’evangelizzazione.