India: pubblicato il volume su "La Chiesa e i diritti umani”
La seconda edizione del volume “La Chiesa e i diritti umani” ristampata nel 2011 dal
Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace è ora disponibile anche per il pubblico
indiano. Il volume – riferisce l’agenzia Ucan - è stato presentato nei giorni scorsi
durante una consultazione che ha visto riuniti a Trichy i segretari delle Commissioni
giustizia e pace delle diocesi del Tamil Nadu. All’incontro, organizzato in collaborazione
con il “Tamil Nadu Social Service Society”, è intervenuto mons. Yvon Ambrose, presidente
del’Ufficio giustizia, pace e sviluppo della Conferenza episcopale indiana (Ojdp)
che ha spiegato di avere ottenuto l’autorizzazione alla ristampa dal Pontificio Consiglio
Giustizia e pace “per incoraggiare il popolo di Dio in India ad un impegno coordinato
e concreto per la promozione e la difesa dei diritti umani”. Nella lettera che autorizza
la pubblicazione in India, il Segretario del dicastero vaticano, mons. Mario Toso,
ha espresso l’auspicio che “il documento, possa suscitare nei lettori indiani un rinnovato
zelo per la causa dei diritti umani e anche per quella della giustizia e della pace”.
“La Chiesa e i diritti umani” è stato pubblicato per la prima volta nel 1975 da quella
che era allora la Pontificia Commissione “Iustitia et Pax”, in occasione del 25° anniversario
della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo firmata nel 1948. La ristampa
in versione elettronica è stata voluta per dare la possibilità a tutti gli studiosi
e a coloro che si occupano di diritti umani di poter accedere a questo importante
strumento di studio e di riflessione, che non è più disponibile in formato cartaceo.
Come spiega la premessa della seconda edizione, scopo della pubblicazione è di essere
“non una guida ufficiale” né di “delineare il lavoro” delle Commissioni Nazionali
della giustizia e della pace. Esso è piuttosto un punto di partenza, uno stimolo alla
ricerca. Esso vuole aiutare le stesse Commissioni Nazionali nel lavoro che hanno già
intrapreso per “portare i cristiani ad una maggiore consapevolezza” e a un maggiore
impegno nella promozione dei diritti fondamentali della persona umana nella società,
alla luce della Dottrina sociale della Chiesa. (L.Z.)