La delegazione vaticana in Siria dopo il Sinodo. L'Aula lavora al documento finale
Diciannovesima Congregazione generale, ieri mattina, per il Sinodo sulla nuova evangelizzazione:
al centro dei lavori, la presentazione dell’elenco unico delle proposizioni. Si tratta
della bozza del documento finale, che verrà poi emendato e votato sabato prossimo.
Ma i Padri sinodali hanno anche lanciato un appello per il rilascio dei tre religiosi
cattolici rapiti nella Repubblica Democratica del Congo ed hanno ribadito che si continua
a lavorare per l’invio di una missione di solidarietà in Siria, anche se la sua partenza
sarà rinviata, probabilmente dopo la fine dei lavori. Il servizio di Isabella Piro:
La missione
in Siria di rappresentanti della Santa Sede e del Sinodo dei vescovi continua i suoi
preparativi, nonostante gli ultimi fatti di cronaca, dice l’Assemblea episcopale.
I tempi e le modalità della visita saranno annunciate prossimamente. Tuttavia, considerata
la gravità della situazione, l’invio verrà posticipato, probabilmente oltre la conclusione
del Sinodo, ribadisce l’Assise, così come ci sarà qualche modifica alla composizione
della Delegazione, anche per gli impegni dei suoi membri. Quindi, i Padri sinodali
esprimono solidarietà alla popolazione siriana ed incoraggiano coloro che cercano
una soluzione al conflitto che sia rispettosa dei diritti e dei doveri di tutti.
Poi,
il Sinodo si stringe attorno alla Chiesa della Repubblica democratica del Congo e
lancia un appello affinché i tre religiosi cattolici rapiti venerdì scorso siano rilasciati
quanto prima, senza condizioni, così che possano continuare la loro missione.
Quindi,
i Padri sinodali lasciano spazio alle lettura dell’elenco unico delle proposizioni
finali, che raccoglie e sintetizza, ancora in forma provvisoria, tutti i suggerimenti
emersi dall’Assemblea. Sulla scia di quanto detto in Aula nei giorni scorsi, quindi,
il Sinodo ribadisce che l’evangelizzazione è la missione della Chiesa, soprattutto
in un mondo secolarizzato e globalizzato che pone sfide cruciali come le persecuzioni
religiose o l’indifferenza della religione stessa. Centrale, in quest’ambito, la difesa
della libertà religiosa e dei diritti umani fondamentali, anche perché il Vangelo
è un annuncio di pace che aiuta l’uomo a sfuggire alla solitudine creata dal mondo
moderno.
Tra gli altri punti emersi dal Sinodo, l’importanza di un uso corretto
dei mass media da parte di operatori formati nella morale cristiana e di un cammino
evangelizzatore che passi anche attraverso la bellezza e le arti sacre. I vescovi
richiamo anche la difesa dei migranti ed il sostegno alle opportunità di annuncio
del Vangelo che essi offrono, la santità come parte significativa della nuova evangelizzazione,
la necessità di fare riferimento alla Dottrina sociale della Chiesa e al Concilio
Vaticano II come punti focali della nuova evangelizzazione.
Non sono mancati,
inoltre, riferimenti all’educazione, alla catechesi per adulti, all’opzione preferenziale
per i poveri ed i malati in un’ottica di evangelizzazione nella carità, ed al sacramento
della penitenza come fulcro dell’azione pastorale della Chiesa. Centrale poi il richiamo
alla corresponsabilità dei laici – anche dei giovani - nella nuova evangelizzazione
e al riconoscimento del ruolo delle donne, poiché esse mantengono vive la fede e la
speranza. Di qui, l’invito a sostenere la famiglia, primo agente di evangelizzazione,
guardando anche ai divorziati ed ai risposati. Sacerdoti e consacrati, inoltre, sono
chiamati ad evangelizzare con profonda spiritualità e consapevolezza della modernità,
mentre le parrocchie ed i carismi, doni per la Chiesa, vengono invitati a collaborare
alla sua missione in un’ottica di coessenzialità.
Quindi, il Sinodo apre la
pagina del dialogo, sviluppandolo su quattro fronti: ecumenico, interreligioso, tra
scienza e fede, e con i non credenti. Denominatore comune ne sono il rispetto dell’altro
e la collaborazione per la promozione dei diritti umani, soprattutto per quanto riguarda
il confronto con i musulmani.
Infine, l’Assemblea episcopale invita a guardare
anche alla salvaguardia del Creato, che testimonia la fede e la solidarietà tra le
generazioni, e a Maria, Stella dell’evangelizzazione, grazie alla quale la Chiesa
può essere casa per molti.
In chiusura della Congregazione, il segretario
generale del Sinodo, mons. Nikola Eterović, legge una missiva di risposta a mons.
Luca Ly, vescovo di Fengxiang, in Cina, che nei giorni scorsi aveva inviato un messaggio
di saluto ai Padri sinodali. Il Sinodo ora gli risponde, facendosi interprete anche
dell’affetto del Santo Padre, ed auspicando che, in questo Anno della fede, l’evangelizzazione
raggiunga anche il popolo cinese. Annunciato, quindi, un dono del Papa ai Padri sinodali:
una Croce pettorale che raffigura l’immagine del Buon Pastore.