2012-10-23 13:13:54

I 150 anni dell'Unione Apostolica del Clero. Intervista con mons. Botia


Formare sacerdoti santi, che possano compiere al meglio la loro missione nella Chiesa. È semplice e formidabile insieme l’obiettivo che da 150 anni persegue l’Unione Apostolica del Clero (Uac). Lunedì, a Roma, l’anniversario è stato celebrato nel corso di un’Assemblea internazionale sul tema “L’Uac a servizio della Chiesa oggi”. Mons. Julio Daniel Botia, presidente internazionale dell’Unione Apostolica del Clero, ne illustra struttura e impegni, alla luce della nuova evangelizzazione. L’intervista è di padre Joseph Ballong, della redazione Francese Africa della nostra emittente:

R. - Es una organización muy querida, muy apreciada de la Iglesia…
E’ un’organizzazione molto bella e molto apprezzata dalla Chiesa, che desidera contribuire alla santificazione e al buon ministero di tutti i ministri ordinati. E’ presente in molte parti del mondo, in molte nazioni, ed è organizzata in piccoli gruppi, in piccole fraternità nelle diocesi, e ci consente di aiutare i fratelli sacerdoti.

D. - Durante questo Sinodo, molti Padri sinodali hanno parlato dei sacerdoti e dei consacrati come di persone indispensabili per la nuova evangelizzazione. In questo movimento di rinnovamento spirituale ed ecclesiale – partendo proprio dalla nuova evangelizzazione – che ruolo pensa di giocare l’Unione Apostolica del Clero?

R. - Nosotros pensamos que es muy importante la Unión Apostólica del Clero…
Noi retiniamo che l’Unione Apostolica del Clero sia molto importante, proprio perché aiuta specificatamente i suoi membri –sacerdoti, vescovi, diaconi – a rinnovarsi, ad attuare una conversione pastorale. Questo rinnovamento che stiamo mettendo in atto, ci permetterà di essere pastori migliori, di stabilire una maggiore e più profonda unione con i nostra fratelli laici e quindi di lavorare meglio e più fruttuosamente nelle parrocchie e a livello diocesano. Inoltre – proprio perché specificatamente indirizzati al clero diocesano – cerchiamo di rafforzare il presbiterio diocesano, vivendo in famiglie diocesane e cercando di realizzare nuovi servizi che ci permettano quindi di portare il nostro contributo. E’ la nuova evangelizzazione stessa che richiede nuovi attitudini e cuori nuovi, che richiede azioni nuove e un processo nuovo partendo dalle radici, un rinnovamento che sia forte e profondo nel clero. L’Unione Apostolica del Clero ha esperienze profonde in questo contesto e si propone quindi, mettendole a disposizione, di portare il proprio aiuto in questo campo. E’ quindi molto importante che sia presente in tutte le diocesi.

D. - In occasione dei 150 anni dell’Unione Apostolica del Clero, avete tenuto un’Assemblea internazionale. Quali saranno i temi principali di questa Assemblea in rapporto alle sfide del mondo contemporaneo?

R. - Nosotros tenemos dos reflexiones: una sobre la fraternidad sacerdotal…
Noi affronteremo specificatamente due riflessioni. La prima relativa alla fraternità sacerdotale: abbiamo un progetto che vogliamo sviluppare dedicato al rinnovamento spirituale e integrale di tutto il clero. Una seconda riflessione viene, invece, dalla Congregazione del Clero e sarà dedicata agli orientamenti che la Chiesa universale ci indica per la nostra vita e per lo svolgimento del nostro servizio, laddove siamo presenti.

Ultimo aggiornamento: 24 ottobre







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