2012-10-22 10:20:18

Un ricordo di Ruggero Ricci


Lo scorso 6 agosto si è spento nella sua abitazione di Palm Springs in California Ruggero Ricci. Il violinista italo americano aveva da poco compiuto il suo novantaquattresimo compleanno.
Virtuoso tra i più esaltanti del XX secolo, Ricci aveva debuttato a soli dieci anni alla Carnegie Hall di New York offrendo una strepitosa esecuzione del Concerto per violino e orchestra di Mendelssohn. Un critico musicale, dopo averlo ascoltato scrisse: "Egli sa fare tutto quello che fanno i più grandi violinisti". All'età di quattordici anni era già sufficientemente maturo per intraprendere la sua prima tournée in Europa che lo portò ad esibirsi a Londra, Vienna e Berlino dove ottenne uno strepitoso successo. Nel corso della sua lunghissima carriera, protrattasi per ben 75 anni, diede quasi seimila concerti in sessantacinque nazioni.
Interprete dalla curiosità onnivora e dall'ampio repertorio capace di spaziare da Tartini a Hindemith e d'includere pagine poco note di compositori quasi del tutto sconosciuti come Hubay, Sinding, Goehr, Shurmann e Veerhoff, Ricci, seppe distinguersi soprattutto quale interprete di Paganini di cui per primo consegnò al disco l'integrale dei Capricci op. 1.
Trovò anche il tempo di dedicarsi all'attività didattica insegnando violino all'Università dell'Indiana, alla Julliard School di New York, all'Università del Michigan e al Mozarteum di Salisburgo.
Per la gioia istintiva del fare e vivere la musica ma anche e soprattutto per la tecnica scintillante di cui era in possesso fu sempre circondato dalla stima e dall'ammirazione incondizionata del pubblico. Nel corso delle trasmissioni del 28 ottobre e del 4 novembre d’Interpreti e Interpretazioni, in onda alle ore 13.30 e in replica alle ore 21 sul V canale della Radio Vaticana, Luigi Cioffi lo ricorderà proponendo alcune sue storiche registrazioni risalenti alla fine degli anni ’50. Sarà possibile ascoltarlo in una selezione dei Capricci op. 1 di Niccolò Paganini e nei celebri Zigeunerweisen e Fantasia su temi della Carmen di Bizet di Pablo de Sarasate.








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