Laos: cristiani laotiani costretti a rinnegare la fede
Sedute incentrate sulla religione animista, rituali e giuramenti, pur di strappare
i cristiani alla loro fede. Secondo quanto riferiscono fonti di Human Rights Watch
for Lao Religious Freedom (Hrwlrf), sarebbe questo l'ultimo tentativo delle autorità
laotiane nei confronti di tre pastori protestanti, arrestati nel settembre scorso
con generiche - e infondate - accuse di propaganda anti-governativa e attività cospiratore
a sfondo confessionale. Visto che non vi sono motivazioni di natura legale - riferisce
l'agenzia AsiaNews - per mantenerli in stato di custodia, i funzionari hanno chiesto
l'intervento dei capi villaggio della loro area i quali hanno proposto di sottomettere
i cristiani a "rituali e pratiche" tipiche della tradizione volte a "rinnegare la
loro fede". L'11 settembre scorso le forze di polizia del distretto di Phin, nella
provincia meridionale di Savannakhet, hanno fermato tre pastori protestanti - Bounlert,
Adang e Onkaew - trasferendoli nel carcere di Savannakhet. Dopo settimane di indagini
preliminari, le autorità provinciali non hanno rinvenuto alcun elemento per giustificare
l'arresto, disponendo così il rilascio. Il 10 ottobre scorso durante il trasporto
dalla prigione alle loro case nei villaggi del distretto di Phin, si sono però perse
le tracce dei tre leader cristiani. Le famiglie hanno atteso a lungo, e invano, il
loro arrivo. I pastori Bounlert, Adang e Onkaew sono stati trattenuti, dietro disposizione
dei funzionari locali, nel carcere distrettuale di Phin, dove hanno subito altri maltrattamenti,
vessazioni, minacce e altri abusi alla ricerca di "nuove prove" per incriminarli.
Infine la svolta di ieri pomeriggio, quando i vertici della polizia hanno convocato
i capi villaggio di Allowmani e il gruppo degli anziani, assieme ai familiari del
pastore Bounlert. Capo villaggio e anziani hanno chiesto di sottoporre i cristiani
a rituali animisti e a giuramenti della tradizione popolare della zona eseguiti con
"acqua sacra", con lo scopo preciso di "farli abiurare dalla loro fede" per poi "farli
rientrare nelle loro case". Non trovando espedienti legali o prove di accusa nei loro
confronti, gli ufficiali di Phin intendono usare la tradizione popolare per vincere
le resistenze dei cristiani. Tuttavia, i tre pastori e le loro famiglie hanno opposto
un netto rifiuto, dicendo di essere pronti ad affrontare ogni conseguenza ma che non
abbandoneranno mai la loro fede, rivendicando il diritto alla libertà religiosa garantito
dalla Costituzione del Laos. (R.P.)