Il dolore del Papa per l'attentato in Libano: cessi la violenza, pace per tutta la
regione
Dolore di Benedetto XVI per le vittime dell'attentato di ieri a Beirut che ha causato
8 morti e un centinaio di feriti. In un telegramma, a firma del cardinale segretario
di Stato Tarcisio Bertone e indirizzato al Patriarca maronita Bechara Boutros Raï,
il Papa esprime il proprio cordoglio per le vittime del terribile attentato in Libano
e rinnova l'appello di pace per tutta la regione. Una ferma condanna di quanto accaduto
è stata espressa anche dal Patriarca maronita. Il servizio di Roberta Barbi:
Benedetto
XVI condanna fermamente la violenza “che genera sempre tanta sofferenza”. A poco più
di un mese dal suo viaggio apostolico nel Paese dei Cedri, il Papa chiede dunque a
Dio di dare "al Libano e a tutta la regione il dono della pace e della riconciliazione".
Il Pontefice è vicino al dolore delle famiglie delle vittime e prega il Signore "affinché
li accolga nella sua luce". Nel suo messaggio di cordoglio al Patriarca Bechara Raï,
esprime quindi la sua vicinanza al popolo libanese, vittima del "terribile attentato"
che ha sconvolto Beirut. Il Papa manifesta la propria solidarietà ai feriti, per i
quali invoca il conforto di Dio, affinché li sostenga nella prova. Assicura infine
le sue preghiere per tutta la popolazione libanese. Da parte sua, il Patriarca maronita
esprime in un comunicato, di cui riferisce l’agenzia Fides, la forte condanna per
quanto avvenuto: “Il Libano – scrive – viveva ancora della visita di Benedetto XVI.
Quello di ieri è un criminale attentato contro la pace e gli effetti gioiosi della
visita del Papa”. Dal Patriarca Bechara Raï arriva anche un invito ai suoi connazionali
a unirsi e lavorare insieme per un futuro di pace per il Libano che resta “la terra
dei Santi e l’Oasi della pace e della speranza”: “La nostra fede e la nostra speranza
non crollano –conclude – Cristo Risorto ha vinto il Male e il peccato. Lo imploriamo
per i defunti, i feriti e per le famiglie colpite. Lui solo è il grande e vero Consolatore”.