Colombia: per la Chiesa il negoziato deve chiarire la situazione dei rapiti
La Chiesa cattolica colombiana ha accolto con grande speranza l'avvio dei negoziati
di pace tra il governo e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc), mettendo
in guardia tuttavia sul fatto che, per avere successo, il negoziato deve portare alla
luce tutta la verità. Secondo le informazioni pervenute all’agenzia Fides, l’arcivescovo
emerito di Medellin, mons. Alberto Giraldo Jaramillo, parlando alla stampa locale,
ha sottolineato che nei colloqui dovrebbero essere chiarite molte cose accadute durante
il conflitto armato interno, compresa la sorte dei civili e dei soldati che sono ancora
rapiti. “Dobbiamo portare alla luce la verità in ogni modo, mettere la verità sul
tavolo, soprattutto per ciò che riguarda i rapimenti” ha detto l’arcivescovo, che
poi ha aggiunto: “Senza la verità sarà difficile la riconciliazione che tutti si aspettano
nel nostro Paese”. Mons. Giraldo ha manifestato fiducia per questo nuovo sforzo per
la pace, che formalmente ha avuto inizio a Oslo, in Norvegia e proseguirà a Cuba,
con l'accompagnamento di Venezuela e Cile. Il Governo del Presidente Santos e le Farc
hanno concordato a Oslo di avviare la discussione il 15 novembre a Cuba, trattando
come primo punto lo sviluppo dell'agricoltura. Le due parti nomineranno dei portavoce
che dovranno incontrarsi 10 giorni prima a L'Avana a Cuba, per continuare i lavori
preparatori necessari, secondo un comunicato diffuso giovedì scorso nella capitale
norvegese. (R.P.)